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Come la crescente minaccia terroristica dell’IS colpisce la Svizzera

soldati di fronte alla torre eiffel
La Francia ha innalzato, portandolo al massimo, il livello di allerta terrorismo. KEYSTONE

Diversi Paesi europei, tra cui Francia e Germania, sono in stato di massima allerta dopo il sanguinoso attacco terroristico in una sala per concerti di Mosca. Anche la Svizzera è un potenziale obiettivo del gruppo terroristico Stato islamico Khorasan (IS-K), che ha rivendicato la responsabilità dell'attacco a moltitudine di morti a Mosca. 

SWI swissinfo.ch vi illustra le possibili conseguenze per la Confederazione e le misure che possono essere adottate per difenderla dagli attacchi. 

La Svizzera è un potenziale obiettivo dell’IS-K? 

L’IS-K si sta avvicinando all’Europa continentale dopo che venerdì quattro uomini armati hanno ucciso almeno 139 persone nel centro commerciale Crocus City Hall, alla periferia di Mosca. Il gruppo terroristico ha sede in una regione che comprende parti dell’Afghanistan, del Pakistan e del Turkmenistan e ha già compiuto attacchi mortali in Afghanistan e in Iran. 

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IS-K fa parte del sedicente Stato Islamico, che ha indicato come obiettivi gli Stati Uniti, Israele, i Paesi europei e persone di fede ebraica in generale. 

“Altri Paesi sono più esposti, soprattutto quelli che sono militarmente coinvolti in coalizioni internazionali contro lo Stato Islamico o che sono percepiti come particolarmente islamofobi da individui d’ispirazione jihadista”, ha indicato il Servizio delle attività informative della Confederazione (SIC) in una dichiarazione inviata via e-mail a SWI swissinfo.ch. 

Altri sviluppi

La Francia, che quest’anno ospiterà i Giochi olimpici estivi, ha innalzato il livello di allerta al massimo per difendersi dal ripetersi degli attacchi terroristici che hanno colpito il Paese in passato. 

Anche la Germania è in stato di massima allerta dopo il recente arresto di due persone accusate di aver pianificato un attacco alla cattedrale di Colonia. 

Italia all’erta in vista della Pasqua 

Anche l’Italia ha deciso di prendere misure più severe in vista delle festività pasquali. I servizi d’intelligence di diversi Paesi segnalano infatti l’accresciuto rischio di attacchi di matrice terrorista nei prossimi giorni. Le autorità hanno intensificato il monitoraggio online per cercare d’individuare propaganda radicalizzante o progetti ostili di varia natura. Saranno effettuate ispezioni a campione nei luoghi di aggregazione – saranno particolarmente sorvegliate le celebrazioni religiose per Pasqua, ma anche altri eventi che richiamano folle, come concerti ed eventi sportivi. Uno sguardo particolarmente attento è rivolto anche a stazioni e aeroporti. Il Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica, comunque, ha fatto sapere che al momento non ci sono evidenze di progetti terroristici che potrebbero essere portati avanti in Italia. Il pericolo più concreto resta quello di “lupi solitari”, più che di gruppi organizzati. Spesso questi individui agiscono dopo essere stati aizzati dalla propaganda online.  

La Svizzera è pronta

Pure la Svizzera sta prendendo la situazione molto seriamente. “La minaccia terroristica per la Svizzera rimane elevata ed è principalmente di natura jihadista”, ha dichiarato il SIC nel suo rapporto annuale La sicurezza della Svizzera 2023Collegamento esterno, pubblicato lo scorso giugno. 

“Lo Stato Islamico è ancora intenzionato a pianificare e a realizzare attacchi in Europa”, aggiunge il SIC nel suo rapporto. “Le capacità dell’organizzazione principale in Siria e Iraq rimarranno probabilmente deboli nei prossimi anni. Al contrario, una delle sue propaggini – lo Stato Islamico Khorasan in Afghanistan – ha mostrato una nuova dinamica dal 2022, che probabilmente avrà un impatto sulla situazione della minaccia terroristica in Europa nei prossimi anni”. 

A dicembre, il SIC ha ribadito che la minaccia di attacchi terroristici rimane “elevata”, nonostante non vi siano indicazioni di piani concreti per attaccare la Confederazione. 

Sebbene la neutrale Svizzera non abbia preso parte ad azioni militari contro gruppi terroristici, ha proibito molti gruppi jihadisti, compresa una recente proposta di messa al bando di Hamas dopo il suo attacco a Israele dello scorso ottobre. 

Quali sono le minacce specifiche? 

“L’uso di armi da fuoco o di esplosivi rimane una possibilità realistica. In generale, sono esposti gli obiettivi poco protetti, come i grandi assembramenti di persone e le aree dei trasporti pubblici”, ha dichiarato il SIC nel suo rapporto di giugno. Il SIC aggiunge che gli attacchi potrebbero essere diretti anche contro luoghi di culto, polizia e personalità politiche. 

La minaccia principale, però, proviene dai costanti tentativi di radicalizzare individui attraverso canali online che esaltano la violenza, secondo le autorità. 

A marzo, un 15enne, che si era radicalizzato in Tunisia prima di trasferirsi in Svizzera, è stato arrestato in seguito all’accoltellamento di un ebreo ortodosso a Zurigo. Nel 2020 una donna ha aggredito, sempre armata di coltello, dei clienti in un grande magazzino nella città di Lugano, nel canton Ticino. Due anni dopo, un uomo è stato pugnalato a morte a Morges, una cittadina sul Lago Lemano, in un attacco “a sfondo jihadista”. 

“La minaccia terroristica è diventata più diffusa in Europa dal 2020, perché proviene sempre più spesso da individui che agiscono autonomamente e che non hanno legami diretti con l’IS o Al-Qaeda. I problemi psicologici o le crisi personali sono fattori sempre più determinanti per scatenare l’uso della violenza”, secondo il SIC. 

Qual è la reazione delle autorità svizzere? 

Prima dell’attentato di Mosca, la Svizzera si era già preparata a un rischio “accresciuto” di attacchi terroristici. 

“Fedpol sta monitorando attentamente la situazione ed è in contatto con le autorità nazionali e internazionali”, ha scritto l’Ufficio federale di polizia (Fedpol) a SWI swissinfo.ch in una dichiarazione inviata via e-mail. Mentre Fedpol definisce e adatta le migliori misure di protezione contro il terrorismo, “è compito delle forze di polizia cantonali attuarle”. 

Oltre a proteggere la popolazione svizzera, Fedpol si coordina con le forze di polizia di altri Paesi. “I terroristi a volte usano la Confederazione anche come base logistica per pianificare attacchi in altri Paesi o come punto di transito”, si legge sul sito di FedpolCollegamento esterno

Per esempio, nel 2015 un tribunale francese ha condannato uno svizzero a 15 anni di carcere per aver reclutato persone al fine di preparare attacchi terroristici in Francia.   

In Svizzera sono stati eseguiti diversi arresti e procedimenti giudiziari nei confronti di persone impegnate in attività legate al terrorismo, come reclutamenti per la causa jihadista. 

Dal 2017 non sono noti casi di cittadine o cittadini svizzeri che si sono recati all’estero per unirsi a combattenti jihadisti attivi in altri Paesi. 

Ci sono misure a lungo termine?  

Nel 2021, l’elettorato elvetico ha approvato una serie di nuove misure volte a reprimere l’estremismo. Queste prevedono il diritto di detenere le persone per impedire loro di compiere attentati terroristici, anche se non ci sono prove sufficienti per aprire un procedimento penale. 

Le persone sospettate di estremismo possono essere messe agli arresti domiciliari, non possono lasciare il Paese e devono presentarsi a scadenze regolari alla polizia. 

Chi si è opposto a queste misure ha detto che violavano i diritti degli individui e hanno sostenuto che avrebbero costituito una delle misure antiterrorismo più severe d’Europa. 

L’allora ministra della Giustizia, Karin Keller-Sutter, disse che le leggi si sarebbero applicate solo a poche persone e solo come ultima risorsa. 

A cura di Balz Rigendinger/gw 

Traduzione e adattamento di Marija Milanovic  

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