Al loro arrivo nella capitale cambogiana, i Khmer rossi sono accolti come degli eroi dai cittadini, in particolare dai nazionalisti del MONATIO (Movimento nazionale).
AFP
A sinistra, un soldato sconfitto dell'esercito del maresciallo Lon Nol il 17 aprile 1975; a destra, un giovane guerrigliero Khmer rosso, vittorioso.
AFP
Quasi 500 stranieri che si erano rifugiati all'ambasciata di Francia arrivano il 3 maggio 1975 al confine con la Thailandia.
AFP
Il 17 aprile, alcuni soldati del maresciallo Lon Nol issano una bandiera bianca.
AFP
Gli alti dirigenti Khmer rossi - Pol Pot, Noun Chea, Yeng Sary e Sun Sen - davanti all'automobile di servizio del leader Pol Pot, una Mercedes nera. L'immagine è stata scattata nel 1975 a Phnom Penh.
Keystone
Nei giorni seguenti la presa di Phnom Penh, gli abitanti sono costretti a lasciare la città in quella che diventerà una marcia verso la morte.
AFP
Khmer rossi sfilano a Phnom Penh per celebrare la loro vittoria.
AFP
A Tuol Sleng, una scuola di Phnom Penh che i Khmer rossi hanno trasformato in un centro di tortura e di sterminio, i boia si mettono in posa (a sinistra). Le loro vittime sono sistematicamente fotografate.
Keystone
Due giorni prima della conquista di Phnom Penh, un soldato governativo tenta di riconfortare una famiglia che aveva trovato un suo membro morto in una risaia al di fuori della città.
AFP
Con la conquista di Phnom Penh da parte dei Khmer rossi il 17 aprile 1975, la Cambogia entra nel suo anno zero, per riprendere il titolo di uno dei primi libri sulle atrocità commesse dal regime di Pol Pot, pubblicato nel 1977 dal francese François Ponchaud.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Appassionato delle società umane. Nutro grande curiosità per i viaggi, gli incontri e le letture. Scrivo principalmente sui grandi temi affrontati dalle organizzazioni internazionali basate a Ginevra. Abbreviazione: fb
Subito dopo la presa della capitale, i giovani guerriglieri ultra maoisti sfollano gli oltre due milioni abitanti di Phnom Penh, con la scusa che gli americani avrebbero bombardato la città. La maggior parte delle persone non vi farò più ritorno.
Durante i 3 anni, 8 mesi e 20 giorni del regime di Pol Pot, circa due milioni di cambogiani perdono la vita (un quarto della popolazione). Tra questi vi sono principalmente residenti urbani, intellettuali, persone appartenenti a minoranze etniche, in particolare musulmani e vietnamiti.
Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.
SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR
Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.
Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.