Ai Weiwei sorpreso dall’episodio ad aeroporto Zurigo
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Il celebre artista e dissidente cinese Ai Weiwei, all'indomani del rifiuto di ingresso in Svizzera all'aeroporto di Zurigo, ha detto che non si aspettava "un incidente tanto sorprendente".
(Keystone-ATS) “È la prima volta che mi rifiutano l’entrata in Svizzera”, ha detto in un’intervista pubblicata oggi da Le Temps.
L’artista, che secondo la polizia zurighese non disponeva dei documenti necessari, non è potuto entrato su territorio elvetico. Ha dunque dovuto trascorrere la notte in aeroporto.
Weiwei, che si era già recato spesso nella Confederazione, dice di non capire la situazione. Ha ricordato di essere domiciliato in Portogallo. “In quanto Stato Schengen, la Svizzera dovrebbe riconoscere i documenti degli altri Stati membri dello spazio Schengen”, ha sottolineato.
Il visto per il Portogallo è tecnicamente scaduto, ha precisato l’artista. “Al momento, a causa di un arretrato di oltre 400’000 dossier d’immigrazione, il governo portoghese ha prolungato la validità del visto fino al 30 giugno 2025”, ha spiegato.
Ai Weiwei in Svizzera aveva previsto di far visita a un “caro amico”, Uli Sigg, ex ambasciatore di Svizzera in Cina.