Al voto su pensioni e stranieri
Il 24 settembre, i cittadini svizzeri votano sul finanziamento dell'Assicurazione vecchiaia e superstiti (AVS), sulla nuova legge degli stranieri ed sulla revisione della legge sull'asilo.
Gli ultimi sondaggi pronosticano un triplo sì. Il risultato più serrato dovrebbe riguardare l’iniziativa COSA, che vuole attribuire gli utili della Banca nazionale alle pensioni.
L’iniziativa popolare lanciata da un comitato di sinistra “per la sicurezza dell’AVS” (COSA) richiede una nuova ripartizione dei guadagni dell’istituto d’emissione in modo da assicurare le rendite dell’AVS almeno fino al 2015.
Dopo deduzione di un miliardo destinato ai cantoni, l’utile netto della Banca nazionale svizzera (BNS) sarebbe così destinato al cosiddetto primo pilastro del sistema previdenziale svizzero.
Attualmente, la BNS suddivide i suoi circa 2.5 miliardi di guadagni annui secondo una chiave di riparto predefinita: due terzi vanno ai cantoni ed un terzo alla Confederazione. Se l’iniziativa fosse accettata da popolo e cantoni, quest’ultima si troverebbe così a mani vuote.
Il Consiglio federale ed il parlamento combattono l’iniziativa e le hanno opposto un controprogetto indiretto. In caso di no popolare alla proposta della sinistra, tutti i 7 miliardi di franchi incassati dalla Confederazione grazie alla vendita delle riserve d’oro della BNS saranno attribuiti al fondo AVS.
Nuova legge sugli stranieri
La nuova norma legislativa sugli stranieri votata dal parlamento vuole migliorare la loro integrazione, semplificare le procedure d’ammissione e combattere gli abusi in maniera più efficiente. Contro questa legge è stato lanciato un referendum.
La legge riguarda le persone provenienti da paesi che non fanno parte dell’Unione europea e dell’Associazione europea di libero scambio (AELS). In generale, la Svizzera mira ad aprire le sue porte solo a personale extracomunitario estremamente qualificato.
La legge semplifica la situazione degli stranieri che già vivono in Svizzera. Potranno ad esempio cambiare lavoro senza dover richiedere dei permessi e traslocare liberamente da un cantone all’altro se dispongono di un impiego.
Sono tuttavia previsti pure vari inasprimenti. Fra i punti più controversi, vi è quello relativo alla concessione del permesso di domicilio (permesso C), che non sarà più automatica ma dipenderà dal “grado d’integrazione” dello straniero. Le autorità disporranno infine di nuovi strumenti legali per combattere abusi quali il lavoro nero ed i matrimoni “di carta”.
Altri sviluppi
Assicurazione vecchiaia e superstiti (AVS)
Revisione sull’asilo
Un secondo referendum riguarda la revisione della legge sull’asilo, che prevede diversi inasprimenti voluti da governo e parlamento per combattere gli abusi nel settore.
Secondo le autorità, la tradizione umanitaria della Svizzera non ne sarà penalizzata. Un’opinione tutt’altro che condivisa dai referendisti, che parlano di un clima sempre più aspro nei confronti dei profughi e di violazioni di trattati internazionali sottoscritti dalla Svizzera.
La revisione prevede ad esempio che, in linea generale, nel caso di richiedenti d’asilo privi di documenti non si debba neppure entrare nel merito della loro domanda.
Altre misure contestate: la non attribuzione dell’aiuto sociale ai richiedenti la cui domanda è stata rifiutata (a loro verrebbero garantiti soltanto degli aiuti d’urgenza) e la possibilità d’incarcerare i profughi respinti per un massimo di 24 mesi in attesa della loro espulsione.
La revisione introduce pure alcune facilitazioni, ad esempio per le persone ammesse a titolo provvisorio, che potranno accedere più facilmente al mondo del lavoro.
Altri sviluppi
Iniziativa popolare
Maggioranze richieste
Per quel che riguarda i due referendum sulle leggi sugli stranieri e sull’asilo, sarà determinante soltanto la maggioranza del popolo.
Trattandosi di una modifica costituzionale, l’iniziativa COSA necessita invece della doppia maggioranza di popolo e cantoni.
swissinfo, Christian Raaflaub
(traduzione e adattamento: swissinfo, Marzio Pescia)
Altri sviluppi
Referendum
Domenica 24 settembre i cittadini svizzeri erano chiamati alle urne per esprimersi su tre oggetti federali.
La nuova legge sugli stranieri e la revisione della legge sull’asilo, sostenuti da governo e parlamento, sono combattuti da due referendum popolari mentre un comitato di sinistra propone un’iniziativa costituzionale per attribuire parte degli utili della Banca nazionale svizzera al finanziamento dell’Assicurazione vecchiaia e superstiti (AVS), il primo pilastro del sistema previdenziale svizzero.
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