Apre i battenti GemGenève, salone dell’alta gioielleria
(Keystone-ATS) Apre domani i battenti GemGenève, salone dell’alta gioielleria che riunisce per quattro giorni a Ginevra più di 230 espositori provenienti da 16 paesi.
Gli organizzatori, che hanno presentato oggi alla stampa l’ottava edizione dell’evento, sottolineano che il settore continua a crescere, nonostante la crisi dei diamanti.
“Il nostro comparto sta andando bene, malgrado qualche piccola nuvola all’orizzonte”, spiega all’agenzia Awp Thomas Faerber, co-fondatore e co-organizzatore della fiera, insieme a Ronny Totah. “I diamanti stanno attraversando un periodo difficile, ma questo è ciclico e normale, perché si tratta di un segmento molto volatile: è già successo negli anni 80”.
“Le gemme colorate, invece, stanno andando molto bene, soprattutto nei segmenti superiori del mercato”, fa presente Totah. “Il mercato è molto promettente anche nel ramo della gioielleria”, aggiunge. Stando all’operatore in ambito di diamanti non passa peraltro inosservato il rafforzamento dei prodotti sintetici, che possono essere venduti a un prezzo del 99% inferiore rispetto a quelli naturali. “Per una pietra naturale si parla di colore e purezza, mentre per un diamante sintetico tutto questo non ha senso”, sottolinea lo specialista.
Gli organizzatori si fanno un punto d’onore che il salone mantenga “uno spirito familiare e non sia una fiera commerciale”. Oltre a stand dove le pietre e i gioielli esposti possono costare anche diversi milioni di franchi GemGenève mette in mostra pure il lavoro degli artigiani del settore e delle ultime generazioni di progettisti. “Vogliamo attirare i giovani e ispirarli a intraprendere una carriera nel ramo: mi fa molto più piacere interessare un giovane al settore che vendere”, afferma Totah, che spera che quest’anno l’evento attiri più visitatori dei 6500 registrati l’anno scorso.