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Arriva il Black Friday, fra consumatori meno euforici e turbolenze

Keystone-SDA

Incombe il Black Friday: fra una settimana, venerdì 29 novembre, si ripeterà l'appuntamento annuale che segna l'avvio in grande stile dello shopping natalizio.

(Keystone-ATS) Ormai ben noti agli acquirenti svizzeri, i giorni di promozione legati all’evento si svolgeranno in un contesto di consumo poco euforico e di turbolenze nel settore del commercio al dettaglio, in piena trasformazione.

A titolo d’esempio, Migros sta cedendo interi rami d’attività, mentre un marchio storico come Jelmoli chiuderà presto i battenti per sempre. “I rivenditori svizzeri sono sotto pressione”, spiega all’agenzia Awp Benjamin Gietzendanner, esperto presso la società di consulenza BearingPoint. “I costi dei rifornimenti, della logistica e dell’energia stanno crescendo ed è difficile trasferire l’aumento ai clienti: quindi sono i margini a soffrire”. Tutti sono comunque sulla stessa barca: stando allo specialista ci si può aspettare che i prezzi di vendita continuino a salire, anche se a un ritmo più lento rispetto agli ultimi due anni.

La dinamica dei costi non è peraltro l’unica ragione dello sconvolgimento del settore. “Le condizioni attuali hanno accelerato la ristrutturazione, ma le ragioni sono più profonde: i consumatori vedono meno valore aggiunto nell’andare al negozio. E se non percepiscono il valore è perché il servizio non c’è, o almeno non è commisurato allo sforzo necessario per andare nel punto vendita”.

Il momento insomma non è roseo. “Quest’anno le vendite natalizie risentiranno probabilmente di una tendenza tuttora negativa, anche se alcuni comparti, come quello dello sport, potrebbero registrare una crescita”, osserva Myriam Meier, analista del commercio al dettaglio presso la società di ricerche di mercato GfK, a sua volta interpellata dall’Awp.

L’aumento dei costi dell’energia, degli affitti, del personale e della logistica rappresenta una sfida per il nostro settore”, conferma Claude Bucher, direttore di Ochsner Shoes, catena di calzature. “Dobbiamo lavorare ogni giorno sulla nostra gamma di prodotti per compensare questi costi: il miglioramento degli articoli e dei servizi, come pure l’ottimizzazione delle aree di vendita figurano fra le possibili soluzioni”.

“L’aumento dei costi può essere parzialmente trasferito ai consumatori nel medio termine”, osserva da parte sua Juliana Herriger, portavoce di MediaMarkt. “Allo stesso tempo, i dettaglianti stanno cercando di compensare i costi attraverso misure di efficienza, al fine di mantenere gli adeguamenti dei prezzi al minimo e rimanere competitivi”. Sul fronte della domanda, “il clima del consumo rimane difficile, ma sta mostrando i primi segni di stabilizzazione”.

MediaMarkt ha rilevato 20 negozi M-electronics. “Le promozioni del Black Friday vengono portate avanti in modo uniforme e coordinato in tutte le filiali MediaMarkt, comprese le nuove filiali Xpress”, cioè gli ex punti vendita di M-electronics, spiega l’addetta stampa.

Intanto però, secondo Gietzendanner, gli sconti stanno anche perdendo il loro fascino e hanno effetti indesiderati. “Poiché ci sono così tanti ribassi durante l’anno i clienti pensano che un prodotto a prezzo pieno sia troppo costoso”. Grazie ai giorni di promozione i commercianti incassano i soldi in anticipo, cioè non solo verso Natale: allo stesso tempo, però, ottengono margini inferiori. “Sebbene il Black Friday sia ancora un momento clou per molti operatori, ha perso il suo splendore, soprattutto tra i rivenditori più piccoli”, si dice convinto l’esperto.

Inoltre, l’allungamento del periodo promozionale da un giorno a una settimana, la “Black Week”, o addirittura a un mese, con il “Black November”, ha ridotto l’entità degli sconti. Il momento rimane comunque ancora importante per i dettaglianti, in quanto consente loro di identificare i prodotti chiave per la fine dell’anno e di prepararsi di conseguenza.

“Anche se c’è meno pubblicità nelle strade per l’evento i consumatori sono ancora interessati alle occasioni di fine novembre”, sostiene Jérôme Amoudruz, co-fondatore della piattaforma Blackfriday.ch. Quest’anno, secondo l’usuale sondaggio commissionato da tale entità, oltre la metà dei consumatori (53%) ha intenzione di partecipare al Black Friday: e in media essi vogliono spendere 282 franchi, una cifra superiore ai 254 franchi rilevati nel 2023.

In ogni caso, l’evento è anche criticato: il 46% degli intervistati ha dichiarato di non amare il Black Friday, soprattutto perché ritiene che le promozioni non siano in realtà affatto tali e perché reputa che gli effetti sull’ambiente siano dannosi.

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