Asilo: previste meno richieste nel 2025
![](https://www.swissinfo.ch/content/wp-content/uploads/sites/13/2025/01/ac195b3d94ac4e4f36670d1b0fed57604c6fd145-88807159.jpg?ver=ddd0b420)
Per l'anno corrente, la Segreteria di Stato della migrazione (SEM) prevede una diminuzione delle nuove domande di asilo di quasi il 15% a 24 mila unità (-4 mila rispetto al 2024). Attese 17 mila richieste di profughi ucraini.
(Keystone-ATS) Si tratta dello scenario più verosimile elaborato dalla SEM, ha affermato il segretario stato alla migrazione Vincenzo Mascioli, “che permetterà di alleviare i Cantoni, le città e i comuni dopo diversi anni di forte affluenza a causa dei vari conflitti nel mondo”.
A un primo scenario ne segue un secondo (con una probabilità di accadimento del 25-35%) che stima 32’000 (+/- 5000) domande e un terzo (10-15 %), che ne prevede 20’000 (+/- 2000). “Si tratta solo di pronostici – ha puntualizzato Mascioli – che però negli ultimi anni si sono dimostrati relativamente precisi”.
“Molto dipenderà dalla situazione internazionale”, ha aggiunto l’alto funzionario. Il numero di persone che arrivano in autunno, il periodo più intenso, sarà determinante”, ha aggiunto dal canto suo Christoph Curchod, responsabile presso la SEM delle analisi dei flussi migratori.
Il numero effettivo di richieste dipenderà essenzialmente da quante persone emigreranno dalla Turchia verso la Grecia e la Bulgaria e dalla migrazione secondaria in provenienza da questi due Paesi verso l’Europa centrale e occidentale.
È altrettanto importante l’evoluzione dei movimenti migratori in provenienza dal Nord Africa attraverso il Mediterraneo a destinazione dell’Italia. “Attualmente – ha spiegato Curchod – la migrazione proveniente da sud è secondaria. Non si registrano praticamente richieste inoltrate da cittadini eritrei. Anche i movimenti migratori attraverso la Spagna sono secondari”.
Ulteriori fattori determinanti saranno la migrazione in provenienza da Stati esentati dall’obbligo del visto come la Georgia e il Kosovo in direzione dell’Europa centrale e occidentale come anche la politica di rimpatrio dei Paesi limitrofi della Svizzera.
La situazione nel 2024
In base a una valutazione ancora provvisoria, l’anno scorso sono state presentate 27’740 domande d’asilo in Svizzera, ossia 2483 in meno rispetto alle 30’223 del 2023 (-8% circa).
In 6521 casi si è trattato di domande secondarie (per esempio nascite, ricongiungimenti familiari o domande d’asilo multiple). Circa 3300 richieste secondarie sono state inoltrate da persone provenienti dall’Afghanistan che soggiornavano già da tempo nella Confederazione e che hanno presentato un’altra domanda.
La contrazione delle domande d’asilo rispetto all’anno precedente va ricondotto in primis alla diminuzione dell’afflusso di cittadini turchi, afgani e siriani verso l’Europa occidentale e al netto calo degli sbarchi nell’Italia meridionale.
Pendenze in calo
Nonostante il numero costantemente elevato di nuove richieste di asilo, l’anno scorso è stato possibile ridurre il numero di domande in sospeso da circa 16’000 a circa 12’000 grazie anche ai 300 posti a tempo pieno supplementari per il disbrigo di questi incarti.
Qualora nel 2025 si realizzassero i pronostici della SEM, si potrebbero ridurre ulteriormente le pendenze in modo significativo. “La diminuzione delle pendenze è importante per i Cantoni, le città e i comuni che devono fornire alloggio per i richiedenti asilo”, ha affermato Mascioli.
Statuto S
Lo scenario più verosimile per il 2025 prevede 17’000 (+/- 4000) nuove domande per lo statuto di protezione S presentate da persone provenienti dall’Ucraina. Stando a una valutazione ancora provvisoria, nel 2024 ne sono state presentate 16’616.