Ateneo Marsiglia apre a ricercatori Usa a rischio ‘censura’

Uno degli atenei più importanti di Francia, Aix-Marseille-Université, apre le braccia ai ricercatori americani, in particolare coloro che lavorano su temi come il clima, e che - affermano i responsabili accademici - potrebbero venire "censurati" nel loro Paese.
(Keystone-ATS) “In un clima in cui alcuni ricercatori negli Stati Uniti potrebbero sentirsi minacciati od ostacolati nelle loro ricerche, la nostra università annuncia la creazione di un programma ad hoc per l’accoglienza di studiosi che volessero proseguire i loro lavori in un clima propizio all’innovazione, all’eccellenza e alla libertà accademica”, scrive in una nota Aix-Marseille Université (Amu), una delle più importanti realtà accademiche della République, con un totale di 80.000 studenti, di cui 12.000 stranieri.
“Questo appello – spiega la direzione citata dall’agenzia France Presse – è legato al Dna di Marsiglia, ai valori dell’università, una politica forte condotta da tanti anni”. Negli ultimi anni, 25 ricercatori giunti da Ucraina, Yémen, Afghanistan e più recentemente dai territori palestinesi sono stati accolti nel sud della Francia con le loro rispettive famiglie nel quadro del programma “Pause” che aiuta ricercatori ed artisti costretti all’esilio.
Dopo i recenti sviluppi legati all’America di Donald Trump, l’ateneo si dice pronto ad accogliere ricercatori specializzati in “temi che potrebbero venire censurati dagli Stati Uniti, come il clima”, precisa la direzione di Aix-Marseille Université, che vanta 120 unità di ricerca, tra cui l’Istituto mediterraneo per la transizione ambientale (Item).