Borsa svizzera: chiude in positivo, SMI +0,68%
Dopo un inizio di giornata a rilento, la borsa svizzera ha accelerato con il passare delle ore, terminando la seduta odierna in territorio positivo. L'indice principale SMI ha guadagnato rispetto a ieri lo 0,68% a 11'783,65 punti.
(Keystone-ATS) I listini zurighesi sono riusciti a rimbalzare dopo la pessima seduta di martedì – la peggiore dallo scorso agosto – quando lo SMI ha ceduto l’1,60%, e quella interlocutoria di ieri. Per il momento sembrano dunque messi da parte, pur se non dimenticati, i punti di domanda legati al ritorno alla Casa Bianca di Donald Trump e in particolare alla sua gestione delle questioni commerciali.
Sul fronte interno, sotto i riflettori c’erano Swiss Life (-0,50% a 718,60 franchi) e Swiss Re (+0,54% a 121,20 franchi), che hanno presentato i trimestrali incassando accoglienze diverse dal mercato. Meglio di entrambi ha fatto il terzo assicurativo Zurich (+1,19% a 526,40 franchi), mentre restando nel comparto finanziario si sono ben comportate sia UBS (+0,75% a 28,28 franchi), sia Partners Group (+2,30% a 1244,00 franchi).
Hanno pure brillato nel settore del lusso Richemont (+2,42% a 120,80 franchi) e in quello tecnologico Logitech (+2,97% a 70,08 franchi). Sotto pressione invece la maglia nera di giornata Alcon (-1,01% a 76,46 franchi).
Un traino al listino è arrivato da Nestlé (+1,31% a 78,74 franchi), che ha staccato Novartis (+0,85% a 92,73 franchi). Destino opposto per il terzo peso massimo difensivo Roche (-0,57% a 261,60 franchi).
Fatto salvo per Holcim (-0,76% a 89,24 franchi), hanno convinto tutti gli altri titoli più sensibili alla congiuntura, ossia Sika (+0,46% a 237,80 franchi), ABB (+1,07% a 50,24 franchi), Geberit (+1,35% a 524,80 franchi) e Kühne+Nagel (+2,63% a 210,90 franchi). Quest’ultima ha comunicato di aver acquisito una partecipazione di maggioranza nella società statunitense IMC Logistics, uno dei principali fornitori di servizi di logistica intermodale negli Usa.
Infine, nel mercato allargato, giornataccia per Stadler Rail (-10,02% a 20,20 franchi). Il costruttore ferroviario turgoviese ieri sera ha fatto sapere che non riuscirà a raggiungere gli obiettivi che si era prefissato per il 2024 e che anche quelli per il futuro andranno rielaborati.