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Borsa svizzera: chiude in rialzo, SMI +0,53%

Keystone-SDA

La borsa svizzera chiude anche la seconda seduta della settimana in rialzo: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 12'694,16 punti, in progressione dello 0,53% rispetto a ieri.

(Keystone-ATS) Il presidente americano Donald Trump ha firmato i decreti che introducono dazi del 25% sull’acciaio e l’alluminio, che andranno a colpire tutti i paesi. La reazione generale è apparsa misurata, anche se non mancano le preoccupazioni riguardo a un nuovo aumento dell’inflazione negli Stati Uniti.

Molto seguite sono state quindi le affermazioni del presidente della Federal Reserve Jerome Powell davanti a una commissione del Senato americano, nell’ambito dell’audizione semestrale in materia di politica monetaria: il 72enne ha ribadito che l’economia americana appare robusta e che non vede alcuna fretta di procedere a un taglio dei tassi d’interesse. Intanto l’incertezza ha spinto a un nuovo record il prezzo dell’oro.

Sul mercato elvetico ha funto da traino Nestlé (+1,09% a 78,20 franchi), protagonista in negativo negli ultimi mesi a livello di corso e che giovedì presenterà i conti 2024 nonché i tanto attesi obiettivi per il futuro. Un analogo supporto è giunto anche da Novartis (+1,13% a 98,04 franchi), mentre si è defilato il terzo peso massimo, Roche (-0,83% a 288,20 franchi).

Nel comparto finanziario UBS (-0,03% a 30,30 franchi) è rimasta un passo dietro a Partners Group (+0,18% a 1409,00 franchi). In modo non unitario hanno terminato gli assicurativi Swiss Re (-0,21% a 141,70 franchi), Swiss Life (+0,37% a 767,00 franchi) e Zurich (+0,42% a 569,80 franchi).

Richemont (+1,76% a 179,00 franchi) ha guardato ai dati diffusi dal concorrente francese Kering. Ben orientati si sono rivelati anche altri valori particolarmente dipendenti dalla congiuntura come ABB (+1,04% a 50,60 franchi), Geberit (+0,31% a 511,80 franchi), Kühne+Nagel (+2,80% a 209,50 franchi), Holcim (+0,25% a 96,10 franchi) e Sika (+0,65% a 233,70 franchi).

Nel mercato allargato SGS (+6,69% a 97,26 franchi) e AMS Osram (+18,26% a 8,06 franchi) hanno informato sull’andamento degli affari. Landis+Gyr (-20,95% a 50,05 franchi) ha da parte sua annunciato che si ritirerà dal comparto delle stazioni ricarica elettrica e ha ritoccato in negativo le previsioni sulle vendite dell’esercizio 2024/2025.

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