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Borsa svizzera: chiude in rialzo, SMI +0,80%

Keystone-SDA

Altra seduta positiva per la borsa svizzera, che chiude per la settima volta consecutiva in rialzo: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 12'207,89 punti, in progressione dello 0,80% rispetto a ieri.

(Keystone-ATS) Al centro dell’interesse è rimasto una volta ancora il nuovo presidente americano Donald Trump e la cascata di decreti emanati dopo il suo insediamento. Gli interventi del 78enne alimentano le speranze di un rilancio dell’economia statunitense.

Diversi operatori hanno accolto con favore il fatto che non siano stati decisi dazi immediati sulle importazioni. Ma la situazione è in divenire: “stiamo valutando dazi del 10% a carico della Cina sulla base del fatto che stanno inviando fentanyl in Messico e Canada”, ha affermato ieri Trump. Il fentanyl è un oppiaceo sintetico e la Cina è il principale produttore di componenti chimici necessari per la sua realizzazione.

A livello di singoli titoli acquisti sono stati segnalati su ABB (+3,72% a 53,56 franchi), che ha approfittato dei piani della nuova amministrazione americana riguardo al potenziamento dei progetti nel settore del petrolio, del gas e dell’elettricità. In modo non univoco si sono mossi altri valori particolarmente dipendenti dalla congiuntura come Geberit (-0,91% a 500,80 franchi), Holcim (+0,88% a 89,00 franchi), Kühne+Nagel (-1,06% a 204,60 franchi) e Sika (+0,62% a 228,40 franchi).

In ambito finanziario Partners Group (+2,30% a 1381,00 franchi) è stata preferita a UBS (+013% a 31,58 franchi), sulla scia delle speranze che i promotori finanziari possano godere di un ambiente più favorevole con il nuovo governo statunitense. Con un chiaro segno più hanno chiuso gli assicurativi Swiss Re (+1,47% a 137,85 franchi), Swiss Life (+0881% a 731,80 franchi) e Zurich (+0,98% a 537,60 franchi).

Osservate speciali erano Roche (+1,33% a 273,80 franchi) – favorita da un giudizio di Bank of America – e Novartis (+0,41% a 89,73 franchi), che la settimana prossima informeranno sull’andamento degli affari. Ha convinto meno il terzo peso massimo difensivo, Nestlé (-0,75% a 74,18 franchi).

Nel mercato allargato in primo piano si è trovata Barry Callebaut (-8,03% a 1054,00 franchi), che ha pubblicato i dati sulle vendite trimestrali inferiori alle attese: l’impresa ha inoltre abbassato gli obiettivi per l’intero esercizio 2024/2025.

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