Borsa svizzera: chiude in ribasso, SMI -0,21%

La borsa svizzera archivia una settimana negativa con un'ultima seduta in ribasso: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 12'840,43 punti, in flessione dello 0,21% rispetto a ieri.
(Keystone-ATS) Sull’arco di sette giorni il listino ha perso il 2%; la performance annuale è però ancora di tutto rispetto: +11%.
Il mercato si è mosso oggi con una velocità che taluni avrebbero definito tartarughesca, con un andamento tranquillo e volumi di scambio limitati. Una letargia che non pochi operatori hanno apprezzato, dopo le numerose giornate spesso convulse vissute di recente. “Ci stiamo stabilizzando”, ha commentato un trader.
Gli investitori optano per un approccio prudente, alla luce dell’escalation delle vertenze commerciali fra gli Stati Uniti e i suoi partner. Con l’entrata in vigore, la settimana prossima, dei nuovi dazi decisi dal presidente americano Donald Trump sono attese misure di ritorsione da parte dell’Unione europea. Nessuno al momento vuole pensare al peggio: ma lo scenario è tale da poter generare forti turbolenze sulle piazze finanziarie.
Anche perché nel frattempo sono aumentati notevolmente i timori di un rallentamento dell’economia americana e di un contemporaneo aumento dell’inflazione. A quest’ultimo proposito non ha comunque avuto un impatto decisivo l’atteso indice Pce, il personal consumption expenditure osservato in particolare dalla Federal Reserve: l’indicatore è risultato in linea con le attese.
Sul fronte interno gli occhi erano puntati su Holcim (-1,11% a 96,50 franchi), che teneva oggi la giornata degli investitori. In difficoltà si sono trovati anche altri valori particolarmente sensibili ai cicli economici come ABB (-2,69% a 46,96 franchi), Geberit (-1,86% a 558,20 franchi) e Sika (-1,13% a 218,10 franchi), mentre si è smarcata Kühne+Nagel (+0,39% a 206,70 franchi).
Già sotto pressione ieri, UBS (-1,34% a 27,94 franchi) ha sofferto anche oggi, allineandosi a Partners Group (-1,45% a 1291,50 franchi). Nello stesso comparto finanziario non hanno brillato gli assicurativi Swiss Life (-0,32% a 807,40 franchi), Swiss Re (-0,46% a 151,55 franchi) e Zurich (-0,32% a 621,40 franchi).
Ha arretrato in modo marcato Swisscom (-3,93% a 513,00 franchi), da oggi scambiata senza dividendo. Hanno per contro cercato di creare un vallo contro la corrente generale i pesi massimi Nestlé (+0,78% a 90,24 franchi), Novartis (+0,34% a 98,62 franchi) e Roche (+0,78% a 296,70 franchi).
Nel mercato allargato va segnalata Adecco (-0,44% a 27,30 franchi), che ha approfittato inizialmente di una raccomandazione di Goldman Sachs, ma che si è poi spenta nel finale. In evidenza si è trovata Meyer Burger (+9,88% a 1,78 franchi), grazie a un contratto sottoscritto con il gruppo italiano Memodo.