Borsa svizzera: vicina alla parità
(Keystone-ATS) Dopo un inizio incerto, un lieve calo e una contenuta ripresa la borsa svizzera si muove ora non molto lontana dalla linea di parità: alle 15.00 l’indice dei valori guida SMI segnava 6’089,96 punti (-0,13% rispetto a ieri), mentre il listino globale SPI era in flessione dello 0,34% a 5688,06 punti.
Tutte le piazze europee guardavano agli Usa in attesa degli ultimi dati sul mercato del lavoro: il numero degli impieghi creati in aprile è stato inferiore alle previsioni, ma in compenso si è registrato a sorpresa un lieve calo della disoccupazione (tasso dell’8,1%), ai minimi da gennaio 2009. I mercati europei hanno ampliato i loro cali dopo la diffusione di queste informazioni, mentre Zurigo non ha praticamente mostrato reazione alcuna. Una certa insicurezza di fondo è comunque generata anche dalle elezioni previste nel fine settimana in Francia e in Grecia: fra molti investitori domina quindi la prudenza.
Sul fronte interno l’attenzione è concentrata su Swiss Re (+1,47%), che ha annunciato un risultato trimestrale superiore alle previsioni. Nel comparto assicurativo buono anche l’andamento di Zurich (+0,77%). Fra i bancari sta progredendo UBS (+0,96%) ma rimangono zavorrati Credit Suisse (-0,86%) e Julius Bär (-1,50%).
In negativo si muovono i titoli maggiormente esposti ai cicli economici come ABB (-0,79%) e Adecco (-2,96%), già sotto pressione ieri essendo negoziata senza la cedola per il dividendo. Forti perdite sono segnalate pure da Transocean (-2,82%), ieri sugli scudi, mentre tonici appaiono i valori difensivi Nestlé (+0,36%), Novartis (+0,50%) e Swisscom (+1,24%), che beneficia di una raccomandazione di JP Morgan. Fa eccezione, in quest’ambito, Roche (-0,36%).
Nel mercato allargato hanno informato sull’andamento degli affari Alpiq (+0,50%), Panalpina (+5,52%), Schmolz+Bickenbach (-2,35%) e Starrag (-0,36%).