Associazione ginnica in una colonia svizzera in Argentina.
Legado suizo en el Bicentenario argentino/Camara de Comercio Suizo Argentina, 2010
L’Organizzazione degli svizzeri all’estero (OSE), imprescindibile quando si parla di espatriati elvetici, è un organo che riunisce centinaia di club svizzeri nel mondo. Quali sono i criteri per farne parte?
Questo contenuto è stato pubblicato al
4 minuti
Mi occupo essenzialmente della traduzione, la revisione e la pubblicazione degli articoli di SWI swissinfo.ch. Scrivo anche rassegne stampa e articoli originali dedicati a tematiche tipicamente svizzere.
Dopo gli studi in storia e scienze delle religioni, ho intrapreso la carriera giornalistica presso Radio Fribourg. Dopo un periodo presso l’Agenzia telegrafica svizzera, sono arrivato a SWI swissinfo.ch nel 2000. Per molto tempo sono stato attivo come specialista di politica federale per dedicarmi in seguito a temi storici. Più di recente, mi occupo della traduzione, della revisione e della pubblicazione degli articoli.
Agli occhi del profano, l’OSECollegamento esterno, che celebra nel 2016 i cento anni di attività, può sembrare un’entità alquanto monolitica. In realtà, è caratterizzata dalla grande diversità dei suoi membri.
L’OSE riunisce quasi 750 associazioni e club svizzeri in tutto il mondo. Tra questi ci sono organizzazioni economiche, gruppi folcloristici, società di beneficienza, associazioni sportive o ancora club di Jass (gioco di carte tipicamente svizzero) e circoli di appassionati. «Il ventaglio di ciò che possono fare questi club è davvero molto ampio», constata Ariane Rustichelli, co-direttrice dell’OSE e responsabile della sua comunicazione.
Criteri da rispettare
Persino le sezioni all’estero di partiti politici possono essere riconosciute dall’OSE. Ci sono però dei limiti che non vanno superati. «Per essere approvato dal Consiglio degli svizzeri all’estero, un club non deve ad esempio fare della demagogia, essere una setta o qualcosa del genere», puntualizza Ariane Rustichelli.
Altri sviluppi
Altri sviluppi
“L’Organizzazione degli svizzeri all’estero deve ringiovanirsi”
Questo contenuto è stato pubblicato al
swissinfo.ch: Oggi 760’000 cittadini svizzeri vivono all’estero, sia per alcuni anni o per sempre. Quali sono le loro necessità nei confronti della Svizzera? Remo Gysin: L’immagine degli svizzeri all’estero ha molte sfaccettature. Taluni intensificano i rapporti con la Svizzera, altri – magari solo temporaneamente – prendono le distanze. Ma la maggioranza vuole restare parte della…
Ci sono poi delle condizioni minime da rispettare. Innanzitutto, il club deve identificarsi nello scopo principale dell’OSE, che è di rafforzare i legami tra gli espatriati e la Svizzera. Inoltre, i club devono contare almeno sette membri, essere costituiti da almeno il 50% di cittadini svizzeri ed essere diretti da un comitato anch’esso composto per la maggior parte da svizzeri (la cittadinanza elvetica è addirittura obbligatoria per il presidente).
Infine, un’associazione che desidera far parte dell’OSE dev’essere affiliata all’organizzazione ombrello dei club svizzeri del paese in questione, ammesso che questa esista. «Queste organizzazioni ombrello nazionali sono molto importanti per noi siccome fanno il legame con tutti questi club», spiega Ariane Rustichelli.
Quest’ultima regola può tuttavia essere allentata. «L’OSE ha rivisto una parte dei suoi statuti e sicuramente accetterà dei club associati. Ciò significa che in alcuni paesi dei club potranno essere riconosciuti dall’OSE senza essere membri dell’organizzazione ombrello nazionale. L’unica differenza è che i club associati non potranno partecipare all’elezione dei delegati del Consiglio degli svizzeri all’estero», spesso descritto come il «parlamento della Quinta Svizzera», che si riunisce appunto venerdì 5 agosto a Berna.
Questa restrizione potrebbe tuttavia restare lettera morta. In futuro, l’OSE vorrebbe infatti ampliare la base elettorale a tutti gli svizzeri all’estero e sta lavorando sul dossier…
Il futuro passa dai giovani
Il futuro dell’OSE dipende anche dalla vitalità dei club che la costituiscono. Ma in Svizzera come all’estero, numerose associazioni faticano a trovare persone disposte a raccogliere il testimone. Attualmente, i membri sono solo tra il 2 e il 4% di tutti gli svizzeri all’estero, fa notare il presidente dell’OSE Remo Gysin nell’intervista a swissinfo.ch.
Per l’OSE, l’evoluzione è contrastata. «Va nei due sensi: alcuni club, il cui orientamento interessa meno i giovani, hanno tendenza a scomparire, mentre altri si ricreano di continuo. Il caso dell’Italia è in questo senso interessante poiché l’organizzazione ombrello ha creato una sezione per i giovani che dimostra molta vitalità», sottolinea Ariane Rustichelli.
I giovani, aggiunge, devono poter definire i temi che interessano loro e organizzarsi in modo autonomo. «Sono così interessati, ciò che permette di dare il cambio. È la constatazione che abbiamo fatto in Italia, ma anche con il parlamento dei giovani svizzeri all’estero. Quando i giovani prendono in mano la situazione, le cose funzionano».
La struttura dell’Organizzazione degli svizzeri all’estero risponde alle necessità della nostra epoca oppure è completamente superata? Condividete le vostre considerazioni inviandoci un commento.
Traduzione dal francese di Luigi Jorio
I più letti Quinta Svizzera
Altri sviluppi
Nel laboratorio delle maschere terrificanti dell’Alto Vallese
Come farà la Svizzera a promuovere la democrazia dopo l’uscita di scena degli USA?
In materia di promozione della democrazia, la Svizzera era un partner di primo piano degli Stati Uniti. Come dovrebbe riorientarsi questo pilastro della politica estera elvetica?
Cosa pensate delle moderne tecnologie mediche, come il congelamento del sangue cordonale?
Avete esperienza con questo genere di tecnologie? Quali sono, secondo voi, le sfide etiche? Pensate che sia necessaria una maggiore o minore regolamentazione e perché?
Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Giovani svizzeri dell’estero in viaggio per Berna
Questo contenuto è stato pubblicato al
“Il campo di vacanze è fantastico, sto bene qui”, dichiara la 15enne Lea proveniente da Montpellier, a sud della Francia. La giovane svizzera dell’estero si dice interessata alla cultura svizzera e, per questa ragione, ha scelto il campo di vacanze estive dell’OSECollegamento esterno “cultura, storia & politica”. Ieri i giovani hanno visitato Ginevra. “Ho trovato…
«Gli svizzeri all’estero venivano presentati come dei patrioti modello»
Questo contenuto è stato pubblicato al
Signor Wyder, in questo momento sta ultimando il suo libro «100 anni OSE», la cui pubblicazione è prevista all’inizio di agosto. Durante le sue ricerche ha scoperto dei fatti di cui lei, direttore di lunga data, non era a conoscenza? Rudolf Wyder: Certamente. Anche se sono stato per tanti anni direttore dell’OSE, mi rimanevano ancora…
Questo contenuto è stato pubblicato al
“L’Organizzazione degli svizzeri all’estero (OSE) vuole essere ancora più vicina alla base, alle preoccupazioni degli svizzeri che vivono nei 5 continenti”, ha sottolineato Remo Gysin, eletto l’anno scorso alla presidenza dell’organizzazione, in sostituzione di Jacques-Simon Eggly. A tale scopo, il Comitato dell’OSE ha quindi condotto un sondaggio per conoscere più da vicino i temi che…
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il prato ben curato potrebbe invitare molti visitatori a stendersi al sole, a fare un pic-nic o a giocare al pallone. Oggi, però, nessuno è tentato da simili attività. Al centro dell’interesse c’è la piazza stessa, che compie 25 anni. È nell’ambito del 700° anniversario della Confederazione, nel 1991, che è stata inaugurata come simbolo…
Come stimolare i cittadini a partecipare alla politica
Questo contenuto è stato pubblicato al
Non è certo per pura coincidenza che il filo conduttore scelto dall’Organizzazione degli svizzeri all’estero (OSECollegamento esterno) per il congressoCollegamento esterno, che si tiene a Ginevra appena nove settimane prima delle elezioni legislative, sia: “La formazione civica: garanzia per una democrazia viva”. In un paese con una ricca tradizione di votazioni popolari, dei cittadini interessati…
Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.
Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.