Cosa succederà al mio conto presso Credit Suisse?
Il calendario è fissato: la fusione legale tra UBS e le attività svizzere di Credit Suisse (CS) avverrà nel 2024. Successivamente, entro il 2025, CS Svizzera e la sua clientela saranno gradualmente trasferiti nei sistemi di UBS. Entro la fine del 2026, l'integrazione di CS dovrebbe essere completata. Ma cosa significa questo per la clientela delle due banche? Le domande e le risposte più importanti.
Cosa succederà al mio conto bancario presso il Credit Suisse?
Per il momento i conti di CS e UBS rimarranno separati. Pagamenti e bonifici possono essere effettuati come di consueto. Anche il servizio di consulenza alla clientela rimane attualmente invariato. CS afferma sul suo sito web: “Al momento non è necessario intervenire. Le condizioni e i termini contrattuali rimangono invariati. A seguito dell’acquisizione, tuttavia, i riferimenti al Credit Suisse Group nei contratti includono ora anche le società del Gruppo UBS”.
Per Credit Suisse, acquisito da UBS, il deflusso di asset è proseguito nel secondo trimestre. A livello globale, la clientela ha ritirato 39,2 miliardi di franchi nel periodo aprile-giugno, ha annunciato UBS in una conferenza stampa la scorsa settimana. I patrimoni in gestione sono scesi a 1,213 bilioni di franchi.
Cosa succederà alle ipoteche, al terzo pilastro o ai fondi?
Nell’ambito dell’acquisizione non succederà molto per quanto riguarda le ipoteche. Probabilmente saranno trasferite a UBS, e resteranno invariate. Lo stesso vale per il terzo pilastro: gli attivi rimarranno al o alla depositante. Gli attivi dei conti 3a sono fondamentalmente molto ben protetti. Anche i fondi subiranno per il momento pochi cambiamenti. Secondo le banche, le attività commerciali rimarranno come sono fino al trasferimento di CS Svizzera ai sistemi di UBS, probabilmente fino al 2025. Le azioni CS, invece, sono già state ritirate dalla borsa a giugno e scambiate con azioni UBS (22,48 azioni CS per una nuova azione UBS).
Tutti i servizi di CS saranno acquisiti da UBS?
È vero che CS sarà completamente integrata in UBS. Tuttavia, per il momento e forse anche in futuro, il marchio e il nome “Credit Suisse” rimarranno. “Potrebbe essere, ad esempio, che continuerà a esistere solo l’offerta digitale CSX, che è stata introdotta sul mercato con molto impegno”, afferma Matthias Pfander, redattore economico di SRF.
Quanto è sicuro il mio denaro presso UBS?
Per motivi normativi, le grandi banche detengono fondi garantiti della clientela come liquidità. Anche nel caso di CS è stato ripetutamente sottolineato che la banca aveva originariamente un problema di fiducia, ma non di liquidità. Una cosa è chiara: in Svizzera esiste una protezione che tutela i saldi dei conti (depositi) in caso di insolvenza di banche e imprese di investimento.
- In caso di fallimento di una banca svizzera, i depositi fino a un importo massimo di 100’000 franchi svizzeri devono essere rimborsati in via “privilegiata”.
- Per attuare la protezione dei depositi, 241 banche svizzere si sono organizzate nell’associazione “Esisuisse”. Tutte le banche che hanno depositi garantiti devono aderire all’autoregolamentazione.
In che misura è toccata la clientela di UBS?
Alla conferenza stampa di UBS della scorsa settimana, il CEO Sergio Ermotti ha dichiarato: “Vogliamo mantenere le parti eccellenti di CS, come le persone eccellenti. Grazie all’integrazione, possiamo garantire più posti di lavoro e servire meglio la clientela”. Secondo il redattore economico Matthias Pfander “è quindi possibile che i team di CS e di UBS si mescolino e che quindi anche i clienti UBS esistenti abbiano nuovi contatti”. A medio termine, secondo gli esperti e le esperte, le economie di scala potrebbero diventare rilevanti anche per UBS. In altre parole: più prodotti e servizi finanziari con più clienti; nel migliore dei casi ciò significa costi inferiori per la banca e per la sua clientela.
Questo articolo è stato pubblicato originariamente su SRFCollegamento esterno.
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