Mark Streit – fine di una brillante carriera
Primo giocatore elvetico che è riuscito ad imporsi nella prestigiosa NHL, Mark Streit è diventato una leggenda del disco su ghiaccio in Svizzera. E soprattutto un pioniere che ha mostrato la via da seguire a diversi altri talenti svizzeri nella massima lega nordamericana. Uno sguardo a 25 anni di una carriera eccezionale, giunta al termine l’ottobre scorso.
Non abbastanza forte. E troppo poco talento. All’inizio della sua carriera, Mark Streit non gode di una grande stima presso i dirigenti dello SCB, il rinomato club di hockey di Berna. Negli anni ’90, il direttore sportivo Bill Gilligan ritiene che il giovane giocatore non sia adatto per evolvere nella più alta lega del disco su ghiaccio svizzero. La carriera di Mark Streit potrebbe quindi concludersi già qui.
Ma, su consiglio dei genitori, il bernese, cresciuto nel quartiere di Schlosshalden della capitale elvetica, decide di proseguire il suo percorso presso il Gottéron, il club friburghese rivale. Hansjürg e Silvia Streit portano quindi il figlio ogni settimana a Friburgo per gli allenamenti. Nell’autunno del 1995, Mark Streit fa il suo debutto con la maglia del Friburgo-Gottéron nella National League svizzera. Pochi mesi dopo viene ingaggiato dal Davos, dove riceve una buona formazione di base dall’allenatore Arno Del Curto, che gli permetterà di profilarsi tra i migliori giocatori svizzeri.
Allenatore personale
A questo punto, Mark Streit non si accontenta della Lega nazionale svizzera. Vuole entrare a far parte della famosa National Hockey League (NHL) del Nord America, considerata la migliore al mondo. Le stelle della NHL guadagnano molto di più in un anno di quanto un giocatore possa guadagnare in Svizzera durante tutta la sua carriera. Alla fine degli anni Novanta, tuttavia, non vi sono ancora giocatori svizzeri nella NHL, ma solo due portieri, dapprima David Aebischer e poi Martin Geber.
Gli svizzeri sono considerati troppo molli per una stagione con più di 100 partite. Il primo tentativo di Mark Streit di prendere piede nella NHL fallisce però durante la stagione 1999-2000. Nella primavera del 2000 se ne torna in Svizzera, disilluso. Qui si laurea subito campione svizzero con il club zurighese degli ZSC Lions e diventa capitano della nazionale. In pratica, ha ottenuto tutto ciò che un giocatore svizzero della sua generazione può sognare.
Ma Mark Streit non rinuncia al suo sogno americano. Non risparmia alcuno sforzo e assume un allenatore di fitness per sviluppare la sua forza e la sua potenza per resistere nella NHL. Nell’autunno del 2005, gli si offre un’altra possibilità di accedere alla massima lega nordamericana, presso i Montréal Canadiens.
Un pioniere ricco
Dodici anni dopo, ritorna in Svizzera come uomo ricco. Ha guadagnato più soldi nella NHL di qualsiasi altro giocatore svizzero: 42,7 milioni di dollari di salario più alcuni altri milioni per il suo ingaggio presso i New York Islanders e i Philadelphia Flyers. Ed è ormai considerato il più grande giocatore di hockey svizzero di tutti i tempi.
Tuttavia, la stella svizzera del disco su ghiaccio non ha vinto tutto. Altri giocatori hanno vinto più titoli del campionato o hanno giocato più partite internazionali. E non fa parte neppure della rosa di giocatori che hanno conquistato la medaglia d’argento ai Campionati del mondo del 2013 o che si sono aggiudicati il bronzo agli Under 20 nel 1998.
Ma con Mark Streit non si tratta di statistiche, titoli e medaglie. La sua importanza nella storia dell’hockey elvetico non è da ricercare nei numeri da record, anche se è il giocatore svizzero che ha giocato più partite nella NHL (oltre 800). La sua importanza deriva dal fatto che è stato il primo ad aprire nuove strade. È un pioniere.
Strana coincidenza, la carriera di Mark Streit si conclude il 7 ottobre, proprio il giorno in cui un altro grande talento svizzero, Nico Hischier, debutta nella NHL, presso i New Jersey Devils. Il 18enne vallesano potrebbe aspirare a brillare nella massima lega nordamericana, se non vi fosse stato, prima di lui, Mark Streit? Forse no. Quest’ultimo ha dimostrato che anche un giocatore svizzero può imporsi nella NHL e il sue esempio è già stato seguito, tra gli altri, da Luca Sbisa, Nino Niederreiter, Roman Josi e Sven Bärtschi.
Mark Streit ha ispirato un’intera generazione di giocatori con il suo successo nella NHL. Nonostante i milioni di dollari guadagnati, è rimasto amichevole, cortese e modesto. E nonostante tutte le sue ambizioni, ha mantenuto il suo senso dell’umorismo e una buona dose di auto-derisione.
Nessun ritorno del bambino prodigo
Dopo aver disputato la sua ultima partita con Montreal Canadiens, Mark Streit è stato liberato prematuramente dai suoi obblighi nei confronti del club. L’estate scorsa, si era coscienziosamente preparato, come al solito, per la sua ultima stagione presso la NHL. Disponeva di un contratto fino alla fine della stagione, ma i giovani difensori dei Montreal Canadiens si sono dimostrati molto meglio del previsto. I servizi del veterano svizzero non sono più apparsi necessari al club.
Mark Streit sarebbe stato felice e lusingato, se lo SCB gli avesse chiesto di venire a giocare a Berna prima della fine della stagione. Se il tappeto rosso fosse stato steso per lui. Questo ritorno alle radici al termine di una straordinaria carriera, con il riconoscimento del club che un tempo lo aveva sottovalutato, sarebbe stata una fine di carriera degna di una sceneggiatura hollywoodiana.
Ma Marc Lüthi, dirigente dello SCB, non intende integrare Mark Streit nella sua squadra. Considerato non abbastanza forte in passato, Mark Streit è ora troppo grande, anche per il club bernese. Il suo carisma avrebbe distrutto l’equilibrio all’interno del più grande club di hockey nazionale.
Mark Streit
Nato l’11 dicembre 1977 – 181 cm / 87 kg.
Sposato con la modella Fabienne Kropf e padre di una figlia (Victoria).
Carriera: 499 partite nella NLA (277 punti) e 820 nella NHL (449 punti).
Campione svizzero nel 2001 con i Lions ZSC.
Vincitore della Stanley Cup nel 2017 (Pittsburgh).
Capitano dei Lions ZSC, della nazionale svizzera e dei New York Islanders.
13 partecipazioni ai Campionati del mondo di disco su ghiaccio e 4 alle Olimpiadi con la squadra svizzera.
Klaus Zaugg si occupa da 40 anni di disco su ghiaccio nazionale e internazionale.
Traduzione di Armando Mombelli
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