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Rendite di vecchiaia all’estero: quel che c’è da sapere

Pensionati in spiaggia
Una coppia si gode la pensione al sole. Keystone / Morell

Come riscuotere la mia rendita AVS/AI dall'estero? A cosa fare attenzione in quanto svizzero/a all'estero? Posso pagare volontariamente i contributi AVS per la vecchiaia abitando all'estero? Ecco le risposte alle domande più frequenti.

Quale ruolo hanno le convenzioni sulla sicurezza sociale?

La Svizzera sigla convenzioni di sicurezza sociale con sempre più Paesi al di fuori dall’area UE/AELS, la Tunisia è un esempio recente. La Confederazione ha ormai accordi con 21 PaesiStati. L’obiettivo delle convenzioni di sicurezza sociale è garantire, per quanto possibile, la parità di trattamento tra i cittadini/e dei due Paesi.

Posso ancora pagare volontariamente i contributi AVS?

Per gli svizzeri e le svizzere all’estero che abitano in uno di questi 21 Paesi al di fuori dell’area UE/AELS, le convenzioni permettono di aderire all’Assicurazione vecchiaia e superstiti / Assicurazione invalidità (AVS/AI) facoltativa al fine di riscuotere, al pensionamento, una rendita AVS dalla Svizzera.

Non è il caso per tutte le persone di nazionalità elvetica residenti all’estero: dal 2001, chi vive in un Paese dell’UE non può più pagare i volontariamente i contributi all’AVS. Una volta raggiunta l’età della pensione, si ricevono rendite parziali da tutti i Paesi dell’Unione nei quali si sono versati i contributi per almeno un anno. Lo stesso vale dal 2006 per tutti coloro che risiedono nei Paesi dell’AELS (Norvegia, Islanda, Liechtenstein).

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Per affiliarsi all’AVS/AI facoltativa – possibile, dunque, solo se si vive al di fuori dell’area UE/AELS – bisogna soddisfare determinati requisiti. Il primo è avere la nazionalità svizzera o quella di uno Stato UE/AELS; la seconda è essere stato assicurato/a all’AVS per almeno cinque anni consecutivi immediatamente prima l’uscita dall’AVS/AI obbligatoria; la terza è di presentare una richiesta di adesione al più tardi 12 mesi dopo l’uscita dall’AVS/AI obbligatoria.

Cosa è cambiato nell’AVS negli ultimi anni?

Fino al 2001, le persone con un passaporto svizzero residenti all’estero potevano ancora affiliarsi all’AVS/AI facoltativa in età avanzata, anche se non avevano mai versato contributi all’AVS in precedenza o se avevano lasciato il Paese quando erano molto giovani. 

A causa del grande deficit dell’AVS/AI facoltativa, questa generosità è ormai solo un ricordo. In effetti, prima del 2000, i costi totali dell’AVS/AI facoltativa raggiungevano i 208 milioni di franchi, di cui solo 59 milioni erano coperti dai contributi degli assicurati e delle assicurate. Il deficit era dunque di 149 milioni di franchi.

Il 50% delle persone assicurate volontariamente pagava solo la somma minima di 378 franchi all’anno, percentuale che scendeva al 7% per coloro che sottostavano all’AVS obbligatoria. Molte persone, quindi, pur avendo versato poco ricevevano in seguito rendite minime di tutto rispetto.

Questo era possibile anche perché la Cassa svizzera di compensazione (CSC) con sede a Ginevra, che gestisce l’AVS/AI facoltativa, non disponeva degli strumenti sufficienti per controllare i redditi dichiarati. Le persone assicurate dichiaravano un reddito minimo evitando le lacune contributive che avrebbero ridotto la rendita AVS.

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Quante persone beneficiano dell’AVS facoltativa?

Da allora, la situazione finanziaria è migliorata. Escludendo i e le residenti nell’area UE/AELS dall’AVS/AI facoltativa, il numero di persone potenzialmente beneficiarie di una rendita si è considerevolmente ridotto.

D’altronde, l’AVS non riveste più la stessa importanza di un tempo per questi gruppi di persone, poiché le assicurazioni sociali, nel frattempo, si sono sviluppate in molti Paesi.

Alla fine del 2000, 57’000 persone erano affiliate all’AVS/AI facoltativa. Nel 2012, il numero era sceso a 19’000 e nel 2021 erano solo 11’000.

Bisogna avere la nazionalità svizzera per riscuotere le rendite AVS?

No, ma molte persone non lo sanno. Cittadini e cittadine dell’UE e dell’AELS possono assicurarsi all’AVS facoltativa, purché soddisfino le stesse condizioni di chi ha un passaporto rossocrociato. È ciò che prevede l’accordo sulla libera circolazione delle persone.

Persone anziane in spiaggia
Per numerose persone in pensione residenti all’estero, la previdenza per la vecchiaia svizzera rappresenta un sostegno finanziario importante per vivere. Keystone / Jens Büttner

Un esempio: una persona di nazionalità tedesca ha lavorato per più di cinque anni in Svizzera ed era quindi assicurata obbligatoriamente all’AVS in quel periodo. Se si trasferisce in un Paese al di fuori dell’area UE/AELS può continuare ad essere assicurata presso l’AVS/AI facoltativa a Ginevra.

Cosa succede quando si raggiunge la pensione?

È esattamente come per chi è assicurato obbligatoriamente all’AVS. Le donne ricevono una rendita completa dopo 43 anni di contributi versati, gli uomini dopo 44 – condizioni che poche persone svizzere residenti all’estero soddisfano.

Come è calcolata la rendita?

La maggior parte degli svizzeri e delle svizzere all’estero ha diritto solo a una rendita parziale, poiché la durata del versamento dei contributi è incompleta. Per ogni anno di contributi non versati, va calcolata una riduzione della rendita di almeno 1/44.

Attenzione però: rendita completa non significa rendita massima. Per raggiungere il massimo di 2’450 franchi al mese, bisogna aver avuto un reddito medio di 88’200 franchi negli anni in cui sono stati versati i contributi.

Questo reddito medio determinante non è calcolato solo sommando i salari ricevuti. Le retribuzioni degli anni precedenti sono rivalutate in funzione dell’evoluzione dei salari e dei prezzi. Vanno poi aggiunti eventuali accrediti per attività formative o assistenziali.

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Devo annunciarmi attivamente?

Sì, l’Ufficio centrale di compensazione (UCC) a Ginevra mette in guardia le numerose persone che pensano che la Cassa di compensazione AVS le contatterà quando raggiungeranno l’età della pensione. Non è così. “È compito dell’assicurato/a presentare domanda di prestazioni circa sei mesi prima del raggiungimento dell’età di pensionamento”, spiega una portavoce dell’UCC.

Posso anticipare o posticipare la pensione?

Come gli assicurati e le assicurate in Svizzera, chi abita all’estero può anticipare il pensionamento di due anni o rinviarlo di cinqueCollegamento esterno, aumentando nel secondo caso la rendita percepita una volta in pensione.

C’è un po’ di confusione tra gli e le aventi diritto sulle procedure amministrative da intraprendere. È un errore pensare che il differimento, con relativo aumento della rendita futura, sia automatico in assenza di una richiesta di rendita AVS.

La domanda di rinvio deve essere presentata al più tardi un anno dopo l’età di pensionamento ufficiale. Se ciò non avviene, la rendita viene versata retroattivamente senza il supplemento di rinvio.

E per quel che riguarda il secondo e terzo pilastro?

È possibile riscuotere all’estero le prestazioni della propria previdenza professionale (prestazioni LPP, chiamate anche secondo pilastro). Le condizioni sono definite nel regolamento di ogni istituzione, che conviene quindi contattare direttamente.

Per la previdenza privata (terzo pilastro) le prestazioni possono essere percepite indipendentemente dal luogo di domicilio, al più tardi a partire da cinque anni prima dell’età legale di pensionamento, che attualmente è di 64 anni per le donne* e di 65 per gli uomini. Per più dettagli sulle modalità, anche in questo caso è bene informarsi presso l’entità competente.

*In seguito alla votazione del 25 settembre 2022, l’età di pensionamento per le donne verrà gradualmente aumentata. Dal 2028 (quindi per le donne nate dal 1964 in avanti) sarà fissata a 65 anni di età, come per gli uomini.

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Traduzione: Zeno Zoccatelli

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