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Treni svizzeri made in USA

Männer und eine Frau mit Helm posieren vor einem Zug
Peter Spuhler (sinistra), proprietario di Stadler Rail. ZvG

L’azienda turgoviese Stadler Rail sta costruendo una propria fabbrica nello Stato americano dello Utah. In futuro vi potrebbero lavorare fino a 1000 persone. L’azienda ritiene che vi sia un grosso potenziale per i suoi veicoli su rotaia sul mercato statunitense. Un sito di produzione in loco si è reso necessario perché spesso gli appalti nel trasporto di persone sono finanziati con fondi federali. Solo prodotti «made in USA» sono tenuti in considerazione.

Finora si vede solo un terreno incolto e arido. La torrida estate non è passata senza lasciare tracce. Ma presto arriveranno macchinari da cantiere per iniziare i lavori di costruzione della fabbrica. Stadler vuole investire 50 milioni di dollari. «Un ottimo sito», afferma Martin Ritter, direttore della Stadler Rail negli  USA, che ci accompagna sul terreno per una visita.

In effetti, il sito si trova a pochi minuti dall’aeroporto internazionale di Salt Lake City e nelle immediate vicinanze dell’autostrada «Interstate 80». Inoltre dispone di un collegamento su rotaia con la linea principale Denver-San Francisco, il corridoio occidentale della Union Pacific. Per un’azienda che costruisce veicoli ferroviari è un fattore molto rilevante.

Di recente – il 13 ottobre 2013 – c’è stata la posa della prima pietra del nuovo stabilimento. I rappresentanti politici locali hanno dimostrato con la loro presenza l’importanza di questa fabbrica per lo Stato dello Utah. Fra gli ospiti c’erano il senatore Orin Hatch, il governatore Gary Herbert e Jackie Biskuspski, sindaca di Salt Lake City. E naturalmente non poteva mancare Peter Spuhler, il proprietario di Stadler Rail.

Primo colpo di pala della nuova fabbrica a Salt Lake City.
Primo colpo di pala della nuova fabbrica a Salt Lake City. ZvG

Agevolazioni fiscali

Il terreno apparteneva tra l’altro alla chiesa mormone, che nello Utah ha grande seguito. Che la località sia ambita è dimostrato dal fatto che nelle immediate vicinanze Amazon e Fed-Ex hanno costruito nuovi magazzini.

Stadler Rail aveva valutato anche altri siti negli USA. Nella rosa dei finalisti erano finiti anche possibili siti in Texas e ad Atlanta. La scelta è caduta sull’Utah per vari motivi, non da ultimi per le generose agevolazioni fiscali. Stadler Rail si vedrà restituire nei prossimi 15 anni il 25% del gettito fiscale supplementare, stimato a 40 milioni di dollari.

«In generale lo Utah è uno Stato molto favorevole all’economia», osserva Martin Ritter. E cita anche la scarsa attività sindacale. Di fatto lo Utah è uno Stato conservatore, simile per certi versi alla Svizzera  e non solo a causa delle alte montagne nei dintorni di Salt Lake City.

Uffici
Stadler costruisce veicoli ferroviari da 75 anni. ZvG

Buy America Act

Stadler è attiva negli Stati Uniti già dal 2002 (vedi riquadro). Il fatto che ora vi costruisca un proprio stabilimento di produzione dipende da un appalto per otto treni modello Flirt, ricevuto da Stadler nel 2015 dalla Fort Worth Transportation Authority (Texas). Poiché gli appalti dipendono da finanziamenti federali, Stadler ha dovuto per la prima volta sottostare al Buy America Act e cercare un sito di produzione negli Stati Uniti.

L’azienda turgoviese ha trovato una sistemazione provvisoria in un’ex officina della Union Pacific a Salt Lake City. Qui dall’inizio del 2017 si produce materiale rotabile. Lo spazio è tuttavia troppo limitato, come appare subito da un sopralluogo. Al momento vi lavorano 120 persone, tra cui vari operai provenienti dalla Svizzera e dalla fabbrica sorella in Polonia.

Con il nuovo stabilimento, che dovrebbe essere pronto già nel 2018, tutto questo cambierà. All’inizio nella fabbrica saranno impiegati 350 lavoratori, ma la capacità dello stabilimento potrebbe essere ampliata fino a ospitare 1000 posti di lavoro. Ma questo dipenderà naturalmente da come si svilupperanno le commesse.

Stadler Rail attiva negli USA dal 2002

La prima commessa ottenuta da Stadler Rail negli Stati Uniti risale al 2012 e riguardava 20  motrici modello GTW per la New Jersey Transit River Line. Più tardi vi è stata un’ordinazione da parte della Capital Metropolitan Transportation Authority (CMTA) di Austin, Texas, per sei convogli diesel in servizio tra Austin e Leander. La Denton County Transportation Autorithy (DCTA) ha acquistato a sua volta 11 convogli a diesel. I treni servono dal 2012 sei stazioni nella contea di Denton in Texas. Nell’aprile 2014 anche la San Francisco Bay Area Rapid Transit Discrit ha ordinato 8 convogli diesel alla Stadler per la linea BART Pittsburgh/Bay Point-Antioch, che entrerà in funzione ancora quest’anno.

Domanda in crescita

«In generale la necessità di trasporti ferroviari negli Stati Uniti è elevata, perché l’espansione degli agglomerati basata sul traffico automobilistico ha raggiunto i suoi limiti», afferma Michael A. Allegra, attivo nello Utah come consulente per «ferrovie e transito». A suo avviso si assiste ormai a un’inversione di tendenza.

Stadler Rail vuole essere parte di questa evoluzione. Particolarmente importante è la commessa ottenuta dall’azienda svizzera in California. L’impresa ferroviaria californiana Coltrain ha ordinato presso la Stadler 16 treni a due piani modello Kiss, per un costo di ben 551 milioni di dollari. I treni percorreranno la tratta San Francisco-San José, attraversando la Silicon Valley, sede di aziende come Apple e Facebook.

Coltrain come progetto modello

«È un progetto molto importante, con treni elettrici, ciò che negli Stati Uniti basta per suscitare molta attenzione», dice Ritter. La California è una delle economie più importanti al mondo. E dopo i 16 treni già ordinati c’è un’opzione per altre 96 composizioni.

Il primo treno a due piani della Stadler negli USA sarà consegnato nell’agosto 2019 e entrerà in esercizio nel 2020, dopo aver superato tutti i test richiesti.

Alla Stadler si spera naturalmente che i propri convogli continuino a fare scuola. «Siamo fiduciosi sul fatto di poter fornire agli USA le tecnologie ferroviarie più moderne», ha affermato il padrone della Stadler Peter Spuhler in occasione della posa della prima pietra.

 

Con Buy America Programm si indicano le prescrizioni che obbligano le aziende dei trasporti negli USA a comprare veicoli costruiti nel paese. Nel corso della crisi finanziaria è stato deciso di aumentare in generale le quote dei produttori statunitensi. Per i veicoli (in particolare ferroviari), già dal 2016 il 60% del plusvalore deve essere prodotto negli USA, dal 2018 sarà il 65% e dal 2020 il 70%.

Le eccezioni sono possibili se il Buy America Programm rende il prodotto più caro di oltre il 25% o se l’acquisto di acciaio, ferro e apparecchiature della stessa qualità non è possibile da produttori americani. I produttori stranieri di solito reagiscono al programma trasferendo il montaggio e la produzione dell’involucro esterno negli Stati Uniti, mentre chiedono un permesso speciale per la produzione dei componenti tecnici.

(Traduction dal tedesco, Andrea Tognina)

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