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Caporicci presenta il nuovo album “Si colora”, in uscita domenica

Andreas Michel a Annalisa Spagnoli insieme sono Caporicci. evanesyanphotography.ch sda-ats

(Keystone-ATS) Caporicci, gruppo guidato dalla cantante italiana Annalisa Spagnoli e dal pianista bernese Andreas Michel, presenta il nuovo album “Si colora”, in uscita domenica con tanto di un concerto-vernissage a Berna. Per l’occasione Keystone-ATS li ha incontrati.

Incontriamo Annalisa e Andreas alla Musikschule Matte di Berna, dove eseguono le prove e dove Andreas ha uno studio di registrazione e produzione, new fidelity music.

È qui che Caporicci ha registrato l’album “Si colora” più di un anno fa, dopo che grazie alla pausa forzata dovuta alla pandemia, Andreas ha finalmente trovato il tempo di rinnovare lo studio rifacendo la pavimentazione e acquistando un piccolo gioiello: un pianoforte a coda.

Influenze multiple

Sono varie le influenze nel suono di Caporicci: jazz, soul, musica del mondo, bossa nova, pop e chi più ne ha più ne metta. Sul sito web il gruppo definisce la sua musica come “canzoni Sanremo style”. “la nostra idea agli inizi era di suonare queste canzoni a Sanremo”, dice Annalisa ridendo.

Una grande ricchezza sonora e strumentale: dal piano, “che è come un’intera orchestra”, spiegano, al violino passando dalle percussioni, ma si può sentire anche un clarinetto. “Si colora” è un album colorato che si destreggia tra melodie allegre e altre più tristi e malinconiche. La calda voce di Annalisa vivacizza il tutto, fra le cantanti che preferisce ci sono quelle con “carattere” come Mina e Mia Martini.

Il percussionista Christoph Fluri e il violinista virtuoso Adam Taubitz, ex primo violino della Filarmonica di Berlino (Berliner Philarmoniker), completano il gruppo. Anche se dal vivo, dice Andreas, “ci esibiamo spesso solo in due”, piano e voce.

Nonostante sia basata a Berna da diversi anni, la scelta di cantare in italiano non è di certo casuale. Di origine genovese, Annalisa dice “è la lingua che mi viene più naturale, posso scrivere dei bei testi, inoltre si addice anche alla musica”.

“Quando canti in italiano la qualità è migliore”, replica Andreas. “E alla gente piace”, afferma Annalisa. “Il genere che facciamo è un po’ estroso, kitsch, una musica pop molto dolce che in tedesco non si sente molto, ma in italiano può esistere”, prosegue. “Ad Annalisa piace sempre quando è kitsch”, afferma Andreas, entrambi ridono.

Nella canzone italiana si “possono mescolare diversi generi, il che è molto interessante”, afferma Andres. “Ma si deve anche saper suonare e i nostri musicisti sono in grado di suonare qualsiasi cosa”, replica Annalisa.

Composizione e ispirazione

“Componiamo assieme” spiega Andreas, “lei si occupa dei testi in italiano”. Non c’è una regola fissa su come avvenga la composizione, “a volte parte da un’idea di Annalisa che io sviluppo”, altre volte il processo avviene al contrario.

“Ogni tanto musica e testi nascono in contemporanea”, aggiunge Annalisa. “Facciamo la musica che ci piace ascoltare”, prosegue, “non facciamo musica impegnata”. “Trovo l’ispirazione nella vita di tutti i giorni, ho un approccio intuitivo”, spiega.

“Molte delle canzoni in questo album sono scritte per qualcuno o parlano di incontri, dialoghi, di nuovi inizi”, afferma la cantante. Le emozioni trasmesse dai due compositori sono un punto centrale del processo: “Andreas ha una grande empatia”, dice.

Il 2022, segna anche il decimo anniversario del gruppo, “un caso”, dicono. Con il tempo “la nostra musica è divenuta più variata”, afferma Andreas, “all’inizio c’erano più ballate mentre ora ci sono influenze groove e swing”. “Gli arrangiamenti sono diventati più sofisticati, abbiamo anche un violino che fa molto orchestra”, dice Annalisa, “ci sono anche più voci”.

Origine curiosa

Alcuni dei brani nell’album hanno un’origine curiosa, è il caso di “Onde del mare”, canzone che apre il disco. Andreas ha scritto la melodia per un teatro-danza “#Romeo_Julia” andato in scena all’Opernhaus di Zurigo nel 2015, in seguito Annalisa vi ha aggiunto testo e voce. Le idee per l’album sono nate già a partire dal 2015, spiega Annalisa.

“‘Mal di vivere’ invece è una canzone scritta per il documentario ‘Ein Lied für mich für dich’ di Sean Wirz che parla del suicidio di una donna”, indicano. Il regista bernese ha commissionato Caporicci per scrivere una canzone, nel film questa appare in versione strumentale e poi nei titoli di coda con voce e testo.

Si colora, in tutti i sensi

L’album uscirà ufficialmente domenica ma “è già online su Spotify”, afferma Andreas. Lo stesso giorno, a La Cappella di Berna alle 17:00 è previsto il lancio del disco con la band al completo.

Durante la serata il gruppo sarà accompagnato “dalla performance di una disegnatrice che improvviserà i disegni durante il concerto”, spiega Annalisa. “Le nostre canzoni sono molto strutturate ma l’artista improvviserà e da lì scaturirà qualcosa”, dice.

La copertina molto colorata dell’album merita anch’essa di essere menzionata, è un collage creato dalla cantante dove si vedono ad esempio la Torre Eiffel, farfalle e fiori.

Chissà che non li vedremo per un concerto anche nella Svizzera italiana, “puntiamo a fare tour in tutto il Paese”, dicono.

https://it.caporicci.info/

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