CF: alloggi asilo, 132,9 milioni per nuova strategia
(Keystone-ATS) Serve una nuova strategia globale e un piano per l’allestimento di alloggi temporanei per richiedenti asilo, in modo da decongestionare i centri federali e cantonali, ormai al completo.
Ne è convinto il Consiglio federale, che oggi ha incaricato il Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) di sottoporgli un progetto in tal senso. Per farlo, l’esecutivo chiede al parlamento lo stanziamento di 132,9 milioni di franchi. Anche i Cantoni saranno chiamati alla cassa.
Affinché la Svizzera possa continuare ad accogliere tutte le persone in cerca di protezione ed evitare di accollare ai Cantoni un onere ulteriore nella seconda metà del 2023, è necessario allestire per tempo strutture collettive supplementari, si legge in una nota diffusa in serata dal governo.
Attualmente la Svizzera registra al mese dalle 1600 alle 1800 domande d’asilo. Nel suo scenario più probabile, la Segreteria di Stato della migrazione (SEM) prevede per l’anno in corso 27’000 domande d’asilo, che potrebbero però anche raggiungere quota 30’000. A ciò si aggiungono circa 66’000 persone con statuto di protezione S, fuggite dalla guerra in Ucraina.
La strategia che il DFGP è chiamato a elaborare deve permettere di far fronte al picco del fabbisogno previsto il prossimo autunno e sostituire gli impianti dell’esercito non più disponibili, precisa il Consiglio federale, aggiungendo che intende prendere una decisione ancora prima dell’estate.
Per poter disporre in caso di bisogno anche dei fondi necessari, l’esecutivo chiederà al parlamento in via preventiva 132,9 milioni di franchi. A tale riguardo ha autorizzato il credito aggiuntivo della SEM al preventivo 2023 della Confederazione. Il governo conclude la sua nota affermando che si aspetta che i Cantoni partecipino ai costi di esercizio. I colloqui al riguardo saranno condotti nelle prossime settimane.