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CF: spetta ai media autoregolamentarsi, governo non interviene

(Keystone-ATS) “Spetta ai media “in primis” trovare la strada migliore per affrontare i mutamenti strutturali, le sfide e le difficoltà cui il settore dell’editoria è confrontato. Il Consiglio federale, rispondendo a un postulato del consigliere nazionale Hans-Jürg Fehr (PS/SH), fa sapere che per il momento rinuncia a intervenire con nuove misure di sostegno statali. Tra quattro anni sarà fatto nuovamente il punto della situazione e allora l’attitudine governativa potrebbe cambiare.

Fehr esprime il timore che tendenze monopolistiche impediscano sempre più alla stampa di garantire quella pluralità tanto importante per la nostra democrazia diretta. La Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio nazionale, dal canto suo, ha chiesto al Consiglio federale di aggiornare uno studio del 2001 eseguito dall’istituto di ricerca privato Ecoplan sul sostegno indiretto alla stampa e di preparare un rapporto su nuove possibilità di aiuto e sulle diverse varianti possibili per passare dal sistema attuale alla promozione diretta della stampa.

Tra quattro anni il Consiglio federale, se dovesse constatare che gli sforzi fatti dai media non sono sufficienti a garantire anche in futuro prestazioni mediatiche adeguate alle esigenze del nostro Paese e della sua democrazia, allora potrebbe prendere in considerazione nuove misure. Tra queste una più ampia offerta di formazione e perfezionamento per i giornalisti, una revisione delle tariffe postali agevolate, uno sgravio tramite la ridefinizione dell’imposta sul valore aggiunto oppure un nuovo articolo costituzionale che introduca la competenza della Confederazione in materia di sostegno diretto ai media.

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