CN: lesbiche e gay devono potersi “sposare”
(Keystone-ATS) Per attendere l’esito della discussione sul progetto di applicazione dell’iniziativa parlamentare dei Verdi “Matrimonio civile per tutti” bisognerà ancora attendere. Una data non è ancora stata fissata, ma il dossier potrebbe anche essere rinviato a settembre.
Tuttavia, a parte l’UDC, tutti gli altri gruppi parlamentari si sono detti oggi d’accordo, nel corso del dibattito sull’entrata in materia, col progetto della commissione, con cui si vuole consentire alle coppie omosessuali di sposarsi. Si tratta insomma di fare un “passo storico” verso la completa uguaglianza di tutti i cittadini svizzeri, indipendentemente dallo stile di vita.
L’esito del voto finale alla Camera del popolo è praticamente scontato. Unico aspetto controverso in seno alla maggioranza riguarda il ricorso per le coppie lesbiche al seme di un donatore. La commissione preparatoria raccomanda il “no”, ma con un solo voto di scarto. Il timore è che una simile disposizione non raccoglierebbe attorno a sé una maggioranza in caso di votazione popolare. L’idea, insomma, è quella di trattare le questioni concernenti la medicina della riproduzione soltanto in un secondo tempo.
La possibilità che venga lanciato un referendum, qualora la modifica del Codice civile dovesse venir adottata anche dal Consiglio degli Stati, è probabile.
Il gruppo UDC in aula è l’unico che ha difeso il diritto vigente. L’Unione democratica di centro crede infatti che un simile cambiamento andrebbe fatto a livello costituzionale e non solo a livello di Codice civile. La nozione di matrimonio contenuta nella Costituzione federale viene ancora intesa nella società quale unione tra un uomo e una donna, ha sostenuto Yves Nidegger (UDC/GE).
È quanto senz’altro pensava Eugen Huber quando redasse il Codice civile svizzero (entrato in vigore nel 1912, n.d.r.), ha affermato il ginevrino, prima di concludere invocando l’eminente giurista chiedendogli “di perdonare loro perché non sanno quello che fanno”.
Il deputato ginevrino ha rinfacciato alla maggioranza di far ricorso alla tattica del salame per imporre un modello di società “avanzato” a una società considerata retriva, con l’obiettivo ultimo di permettere alle coppie omosessuali di avere figli.
Basta discriminazioni
Per la maggioranza del plenum il progetto rappresenta invece la realizzazione di una lungo percorso, irto di ostacoli, per la piena uguaglianza di tutti davanti alla legge, tenuto conto dell’evoluzione delle mentalità in seno alla società non più disposta a tollerare discriminazioni basate sull’orientamento sessuale. La Costituzione federale garantisce il diritto al matrimonio e alla famiglia, senza definire il sesso. Siamo di fronte a diritti fondamentali validi per tutti, ad eccezione della comunità LGBT.
Non si tratta quindi di creare nuovi diritti, bensì di fare in modo che tutti possano godere di quelli esistenti, anche del diritto di sposarsi, con tutto ciò che un simile passo implica.
Secondo il PLR, per esempio, il progetto della commissione ha una pecca, poiché non include la possibilità di ricorrere a un donatore di sperma per le coppie lesbiche. Si tratta di un’ingiustizia che va sanata onde evitare che queste persone vadano all’estero per soddisfare il loro desiderio di avere un figlio. Quanto al pericolo di un referendum, il fatto che il popolo possa esprimersi un argomento simile è una buona cosa. In questo modo di potrà fare finalmente chiarezza su ciò che pensa la popolazione, ha detto Christoph Eymann (PLR/BS).
Diversi oratori hanno accennato anche a quanto accaduto all’estero negli ultimi anni in questo ambito, non solo in Europa, ma anche in Paesi latinoamericani. Anche dove l’influenza della Chiesa cattolica è ancora forte, il matrimonio per tutti è una realtà. Quanto alla possibilità di adottare, studi dimostrano che un bambino con genitori dello stesso sesso crescono normalmente, come i coetanei figli di coppie eterosessuali, ha affermato a nome del Centro (PPD-PBD-PEV), Vincent Maitre (GE).
Il progetto in breve
Le grandi linee del disegno di legge sono note: le disposizioni che attualmente disciplinano il matrimonio si applicherebbero in futuro anche a quelli fra persone dello stesso sesso. Di conseguenza, non sarà più possibile costituire nuove unioni domestiche registrate.
I partner che hanno contratto un’unione domestica registrata, qualora questa revisione dovesse entrare in vigore, potranno comunque continuare a restare vincolati da tale istituto giuridico. Allo stesso tempo, chi lo desidera potrà convertire l’unione domestica registrata in matrimonio senza inutili ostacoli burocratici.
Il progetto prevede inoltre adeguamenti alle disposizioni del diritto internazionale privato. Attualmente, infatti, il matrimonio celebrato all’estero da una coppia omosessuale è riconosciuto in Svizzera quale unione domestica registrata.