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Cop27: Sisi apre summit della conferenza sul clima

Da sinistra: il presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi, la premier italiana Giorgia Meloni e il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, prima dell'inizio dei lavori della Cop27 a Sharm el-Sheikh. KEYSTONE/EPA/ITALIAN GOVERNMENT PRESS OFFICE / HANDOUT sda-ats

(Keystone-ATS) Con un discorso del presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi, è iniziato a Sharm El-Sheikh il summit delle Nazioni unite sul Clima nell’ambito della Cop27.

Sisi, in apertura del suo intervento, ha sottolineato che vi sono “grandi aspettative” da questa conferenza.

Milioni di persone seguono questa conferenza come hanno seguito le precedenti Cop, ha detto il presidente egiziano ricordando che persone in tutto il mondo condividono un unico destino e un unico obiettivo, e alcuni sono davanti ai schermi.

Si tratta di persone che oggi più che mai stanno soffrendo per i “disastri climatici” che stanno accelerando giorno dopo giorno, ha detto Sisi. Un disastro finisce in un posto, un altro inizia in un altro, ha ricordato il presidente egiziano: ciò provoca migliaia di vittime, feriti e sfollamenti e danni per miliardi di dollari, poiché il mondo è diventato uno scenario di “sofferenza umana”.

Fra le domande difficili ma necessarie che pongono ai leader, c’è quella se siamo più vicini o meno al raggiungimento degli obiettivi climatici rispetto allo scorso anno, ha detto Sisi.

La domanda importante che ci si deve porre è quella che se gli obiettivi siano possibili da raggiungere: “Senza dubbio, non sono impossibili”, “se c’è vera volontà e vero desiderio” di rafforzare l’azione comune per il clima e tradurre in realtà concreta gli impegni assunti.

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