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Corea del Nord: ritorno della porterei Usa è “grave minaccia”

La USS Ronald Reagan ha partecipato ieri a nuove esercitazioni congiunte Usa-Corea del Sud-Giappone. Keystone/AP South Korea Navy via Yonhap sda-ats

(Keystone-ATS) Il ministero degli esteri nordcoreano ha condannato gli Stati Uniti per aver deciso di far ritornare la portaerei USS Ronald Reagan nelle acque a est della Corea del Sud, ritenendo la mossa una “grave minaccia alla stabilità della regione”.

Ieri la Reagan è tornata nel Mar del Giappone per un’esercitazione congiunta con Corea del Sud e Giappone in risposta al lancio da parte del Nord di un missile balistico a raggio intermedio (IRBM) che ha sorvolato l’arcipelago nipponico.

La portaerei a propulsione nucleare Reagan aveva lasciato la penisola coreana dopo aver completato circa una settimana fa le esercitazioni navali congiunte tra Usa e Corea del Sud che, in un secondo momento, avevano coinvolto anche il Giappone: si è trattato di operazioni tenute su vasta scala per la prima volta in cinque anni.

Nella nota rilanciata dall’agenzia ufficiale Kcna la Corea del Nord ha anche criticato gli Stati Uniti e “i paesi che la pensano allo stesso modo” per il loro tentativo di punire Pyongyang e le sue “misure di contrasto” attraverso il Consiglio di Sicurezza dell’Onu.

Il Consiglio di 15 membri, di cui 5 permanenti tra cui Usa, Cina e Russia, ha tenuto una sessione di emergenza ieri per discutere la vicenda dell’ultima provocazione del Nord, senza però raggiungere un consenso, come del resto prevedibile, per le resistenze di Pechino e Mosca.

Invece, Usa, Corea del Sud, Giappone e alcuni altri membri occidentali del Consiglio hanno rilasciato una dichiarazione di condanna dell’operato del Nord.

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