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L’agricoltura al servizio della protezione dalle inondazioni

Un impianto di regolazione delle acque del Krauchthalbach verso il primo dei quattro polder Keystone

Miglioramenti strutturali relativamente semplici in campo agricolo e ambientale possono contribuire notevolmente a diminuire i rischi di allagamenti.

A un anno dall’alluvione che ha colpito gran parte della Svizzera, l’Ufficio federale dell’agricoltura ne ha dato la prova, presentando un progetto a Krauchthal, nel canton Berna.

L’impianto di protezione contro le inondazioni, realizzato a Krauchthal, ha dimostrato la sua efficacia durante le alluvioni dell’agosto 2005, ha dichiarato Willy Jordi, autore del progetto.

Le inondazioni dell’anno scorso, che avevano provocato danni per 2,5 miliardi di franchi, hanno riacceso il dibattito in Svizzera sulla necessità di adottare misure urgenti per prevenire nuove catastrofi ambientali.

Secondo l’Ufficio federale dell’agricoltura (UFAG), anche il settore agricolo può contribuire ad offrire una miglior protezione contro le forze della natura. Senza dimenticare che le inondazioni provocano molto spesso ingenti danni anche alle aziende agricole.

Polder sul modello olandese

L’UFAG ha presentato mercoledì alla stampa gli interventi operati dal 1997 a Krauchtal, in particolare la rivitalizzazione del Krauchtalbach, il torrente che scorre nella regione bernese, e la costruzione di quattro “polder”, dei terreni agricoli protetti da dighe, sulla base del modello olandese.

In caso di alluvioni, l’acqua può essere deviata dapprima in uno dei quattro bacini naturali dei polder, che viene riservato a colture di tipo estensivo. Gli altri tre terreni, che dovrebbero normalmente venir risparmiati dalle inondazioni, possono invece venir impiegati per colture di tipo intensivo.

Le aziende agricole che partecipano a questo progetto saranno indennizzate in caso di danni provocati dalle acque, ha reso noto l’UFAG. I contadini possono inoltre approfittare dei lavori di bonifica realizzati sui loro terreni.

Progetto pilota

Il progetto realizzato a Krauchthal è costato circa 2 milioni di franchi. La costruzione di una grande diga di sbarramento delle acque avrebbe comportato una spesa ben maggiore, ha indicato l’UFAG.

Secondo Willy Jordi, questo progetto potrebbe rappresentare un modello per interventi analoghi in altre regioni della Svizzera. Il concetto è già stato ripreso per la costruzione della nuova tratta di Ferrovia 2000 presso Bützberg, nel canton Berna.

Durante l’anno in corso, la Confederazione ha previsto di stanziare 180 milioni di franchi per miglioramenti strutturali in campo ambientale, destinati a garantire una migliore protezione contro le alluvioni.

Sempre mercoledì, le assicurazioni cantonali degli immobili hanno reso di aver versato complessivamente 660 milioni di franchi per risarcire i danni delle inondazioni avvenute tra il 21 e il 24 agosto del 2005.

swissinfo e agenzie

Una delle principali strategie delle autorità svizzere per prevenire disastri naturali, tra cui appunto le piene, è l’elaborazione di carte dei pericoli.

L’obiettivo del Governo è di completare queste carte entro il 2011.

Finora è stato cartografato il 66% delle superfici a rischio valanghe, il 30% delle aree minacciate da piene, il 29% delle zone con pericolo di cadute massi e il 23% di quelle a rischio frane.

Le inondazioni avvenute tra il 21 e il 24 agosto 2005 hanno provocato danni per 2,5 miliardi di franchi in Svizzera.
Le assicurazioni cantonali degli immobili sono state chiamate a versare 660 milioni di franchi per risarcire 15’000 danni.
Si tratta del secondo sinistro più costoso nella storia delle assicurazioni svizzere.
Solo la tempesta Lothar nel 1999 aveva provocato finora danni maggiori.

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