È l’unico passeriforme in grado di tuffarsi e camminare sul fondo dei torrenti. Il merlo acquaiolo, designato uccello dell’anno 2017 dall'associazione BirdLife Svizzera, ha caratteristiche sorprendenti.
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Julie ha lavorato come reporter radiofonica per la BBC e per radio indipendenti in tutto il Regno Unito prima di arrivare a Radio Svizzera internazionale, diventata poi swissinfo.ch, come produttrice. Dopo la scuola di cinema ha lavorato come realizzatrice cinematografica indipendente. È a swissinfo.ch dal 2001.
Non contenta di occuparsi dei fatti suoi, Susan ha studiato giornalismo a Boston per avere la perfetta scusa di mettersi nei panni degli altri. Quando non scrive, presenta e produce podcast e video.
Il merlo acquaiolo, soprannominato anche «merlo d’acqua», si immerge in fiumi e torrenti a caccia di cibo, soprattutto larve d’insetti e piccoli crostacei. Può restare in apnea fino a 15 secondi, prima di risalire, prendere una boccata d’aria e immergersi nuovamente.
Questo uccellino paffuto, con un grande bavaglino bianco sul petto, resiste all’acqua ghiacciata dei fiumi grazie a un piumaggio molto denso. BirdLife Svizzera lo ha designato «uccello dell’anno 2017», perché considerato un buon «ambasciatore» della biodiversità nelle aree urbane e della rinaturazione dei fiumi.
L’associazione sottolinea che il merlo acquaiolo può certo tollerare la presenza umana sul suo territorio, ma per riprodursi ha bisogno di sufficiente tranquillità vicino al nido e di acque pulite. «È possibile conciliare i bisogni dell’essere umano e quelli della natura attraverso una pianificazione adeguata dei corsi d’acqua», spiega Christa Glauser, vicedirettrice di BirdLife Svizzera.
Lunghezza: 18cm
Alimentazione: Larve d’insetti, piccoli crostacei e lumache
Riproduzione: A inizio marzo, le femmine depongono da 5 a 6 uova che si schiudono dopo 16 giorni. A sei settimane di vita, gli uccellini lasciano il nido
Dove vive: Vicino ai corsi d’acqua, dalla pianura fino ai 2’500 metri d’altitudine
Stato di conservazione: «Preoccupazione minore»
Traduzione dall’inglese, Stefania Summermatter
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