Una ghiera di un bastoncino da sci d’anteguerra, un coccio di bottiglia con la stella di Davide, lattine corrose… Sono i ritrovamenti che Damian Poffet ha fatto durante le sue escursioni sui ghiacciai. Con i suoi scatti, il fotografo bernese vuole mostrare la fugacità dell’uomo di fronte alla natura.
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Non sempre Poffet ha potuto impacchettare e riportare a casa i reperti riportati alla luce dai ghiacciai. Ad esempio, per infilare nel suo zaino un paio di sci in legno di bambù, avrebbe dovuto farli a pezzi. Col passare degli anni, la collezione accumulata durante le sue scorribande in montagna è diventata impressionante.
Ciò che affascina il fotografo bernese non sono gli oggetti in sé, ma soprattutto la loro biografia. «Chi ha lasciato il segno in questo paesaggio apparentemente incontaminato? Chi era il proprietario del copriobiettivo Leica di cui si è impossessato il ghiacciaio e che lo ha poi rilasciato diversi anni più tardi ricoperto di graffi? L’escursionista a cui appartenevano gli sci e i bastoncini di legno e di cuoio, sul ghiacciaio ha perso solo questi oggetti oppure anche la vita?».
Per risolvere questi enigmi le scienze forensi non vengono in aiuto. Nulla però impedisce a chi osserva le fotografie di immaginare la storia che vi è dietro questi oggetti.
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