Una bomba a scoppio ritardato nel lago di Thun?
I pesci del lago presentano gravi deformità e fanno temere che le acque siano fortemente inquinate.
All’origine delle mutazioni ci potrebbero essere le 3000 tonnellate di materiale bellico che fra il 1940 e il 1963 l’esercito svizzero ha scaricato nel lago.
Le prime anomalie negli organi riproduttivi dei coregoni del lago di Thun sono state osservate nel 2000. Quest’anno circa il 70 per cento degli animali pescati sono risultati portatori di mutazioni e si tratta di una quantità e varietà di cambiamenti mai visti prima, in nessuna parte del pianeta. Nonostante le cause siano ancora da stabilire, sono fortemente sospettate le munizioni che l’esercito svizzero ha depositato sui fondali.
“All’epoca non c’erano leggi specifiche che lo impedissero”, spiega a swissinfo Hans Stücki del Dipartimento della Difesa. Il funzionario conferma che fra il 1940 e il 1963 sono state scaricate nel lago circa 3000 tonnellate di materiale bellico fra proiettili, detonatori e bombe ad alto potenziale, ma precisa: “non si trattava di armi chimiche, né radioattive”.
Le preoccupazioni della popolazione
Alex Schwab è un appassionato di pesca e a bordo della sua barca sul lago di Thun ci racconta quanto lo faccia infuriare l’idea che una delle più belle regioni della Svizzera sia stata adibita a discarica. Si dichiara decisamente sorpreso che “negli anni quaranta non ci fosse maggiore consapevolezza ecologica. Se un’impresa privata avesse fatto una cosa del genere”, riflette, “si sarebbe beccata una bella lavata di capo dalle autorità”.
La rabbia di Schwab risuona nelle parole degli altri pescatori che incontriamo sulle rive del lago. “È uno scandalo”, ci dice uno di loro. “Pensate che se ci azzardiamo a gettare nel lago una quantità minima di interiora di pesce, veniamo multati. Ma l’esercito, a quanto pare, può farla franca! Io penso che dovrebbero tirare fuori di lì tutte quelle munizioni”.
Costi e difficoltà
Ma l’opzione non è all’ordine del giorno. Il lago di Thun è stato scelto come discarica in virtù delle sue acque profonde e le munizioni giacciono ora sul fondale, a 214 metri di profondità. Secondo Hans Stücki: “È chiaro che l’ideale sarebbe rimuovere dal lago tutto il materiale bellico, ma verrebbe a costare centinaia di milioni di franchi: chi pagherebbe?”. Piuttosto, il Dipartimento della Difesa ha avviato insieme ai Dipartimenti per le acque cantonali e per la pesca di Berna un progetto di ricerca quinquennale per stabilire la causa delle mutazioni.
“Quando ho visto le deformità sono rimasto a bocca aperta”, confida Peter Friedli del Dipartimento cantonale per la pesca. “Da sempre effettuiamo periodici controlli sui coregoni, ma non avevamo mai visto niente del genere. Sono davvero preoccupato”, conclude, “perché lo stato di salute dei pesci è un chiaro indicatore della salute dell’ecosistema”.
Acqua per migliaia di persone
Se l’acqua del lago di Thun fosse davvero contaminata, la posta in gioco sarebbe ben più alta della salute dei pesci. Ueli Ochsenbein dell’Ufficio per la protezione delle acque racconta a swissinfo che il lago di Thun è molto importante per la popolazione di Berna: “Il lago alimenta il fiume Aare, dal quale dipendono per l’acqua potabile centinaia di migliaia di persone che, in pratica, bevono l’acqua del lago di Thun. Capite bene che se il lago fosse inquinato, la cosa potrebbe avere enormi conseguenze”.
Ochsenbein sostiene che: “per il momento, non c’è ragione di preoccuparsi: l’acqua è potabile ed il pesce si può mangiare. E se pure si verificasse una fuga di sostanze chimiche, sarebbero presenti nelle acque del lago in una concentrazione molto bassa”.
Su un punto Peter Friedli e Ueli Ochsenbein sono unanimi: individuare la causa delle mutazioni nei coregoni è un po’ come cercare un ago in un pagliaio ed un duro lavoro attende i ricercatori.
swissinfo, Imogen Foulkes, Thun
traduzione, Serena Tinari
Le prime anomalie nei pesci del lago di Thun sono state osservate nel 2000. Quest’anno, circa il 70 per cento dei coregoni presentano deformità.
Fra il 1947 e il 1962 l’esercito svizzero ha scaricato nel lago 3000 tonnellate di munizioni, disseminate su un’area di quattro chilometri quadrati.
Il Dipartimento alla difesa e le autorità cantonali hanno lanciato un progetto di ricerca di cinque anni per stabilire la causa delle mutazioni nei pesci.
Il lago di Thun fornisce acqua potabile a centinaia di migliaia di persone del canton Berna, ma secondo gli esperti le deformità nei pesci e l’eventuale contaminazione delle acque del lago non rappresentano una minaccia per la salute della popolazione.
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