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Cuba in crisi aumenta i controlli sulle aziende private

Keystone-SDA

(Keystone-ATS) Il Consiglio di Stato cubano ha approvato sei decreti legge per “mettere ordine” nel crescente settore privato dell’isola, sprofondata in una grave crisi economica e sociale.

Secondo le informazioni fornite dall’Avana, sono state inserite politiche per regolare i prezzi, i profitti e rafforzare la supervisione sul mercato privato, a causa della “necessità di gestire meglio il settore”, hanno spiegato i leader nazionali.

Gli imprenditori locali sono preoccupati per l’impatto economico delle nuove regole, anche se il premier Manuel Marrero nei giorni scorsi aveva spiegato che “non si tratta in alcun modo di una crociata contro le piccole e medie imprese, né contro altre forme di gestione non statale”.

Secondo i media ufficiali, “le iniziative hanno già passato il vaglio del Consiglio di Stato. In particolare, le modifiche perseguono due obiettivi: la correzione delle “distorsioni presenti nell’azione delle forme di gestione non statali; nonché delineare azioni volte a organizzare questa attività, in modo che agisca in modo coerente e che il suo contributo sia un vero complemento all’economia nazionale”, rilanciandola”.

I decreti – si spiega ancora – si muovono in una logica di “riorganizzazione e perfezionamento affinché tutte le forme di gestione contribuiscano allo sviluppo economico e sociale del Paese, specificando il ruolo che corrisponde a ciascun attore dell’economia nazionale”. Ricordando inoltre che “l’impresa statale socialista è il soggetto principale dell’economia nazionale e le diverse forme di gestione non statale ne sono un complemento”.

Combattere l’evasione

Già a fine giugno Cuba aveva annunciato azioni per ampliare il controllo sui prezzi e combattere contro l’evasione fiscale. Secondo il governo dell’Avana, l’obiettivo è il contenimento del deficit fiscale e dell’inflazione.

La settimana passata, il ministero delle Finanze e dei Prezzi aveva imposto limiti di prezzo su sei prodotti base importati da aziende private: pollo, olio vegetale, latte in polvere, sapone in polvere, pasta e salsicce, nel tentativo di contenere l’inflazione. La misura ha anche limitato i profitti su questi prodotti del 30%, con le autorità dell’Avana che hanno giustificato l’azione come necessaria per contenere i prezzi elevati.

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