24 milioni per le vittime delle inondazioni
Con i 15,2 milioni promessi durante la giornata nazionale di colletta di mercoledì, la Catena della solidarietà ha raccolto in totale 24 milioni di franchi.
Secondo uno dei responsabili dell’organizzazione, il risultato di mercoledì è uno dei migliori mai registrati in favore delle vittime di catastrofi naturali in Svizzera.
Ancora una volta, gli svizzeri si dimostrano solidali verso i loro connazionali. Durante la giornata nazionale di colletta, organizzata mercoledì in favore delle vittime delle recenti alluvioni, la Catena della solidarietà ha infatti ricevuto promesse di donazioni per 15,2 milioni di franchi.
Di queste, circa un milione provengono dal Ticino, oltre 10 milioni dalla Svizzera tedesca e 2 milioni dalla Romandia. Sul sito internet dell’organizzazione sono stati promessi 1,5 milioni. Dall’inizio dell’azione di raccolta fondi, una settimana e mezzo fa, sono stati promessi in totale circa 24 milioni di franchi.
In un comunicato diramato alla fine della giornata nazionale di colletta, la Catena della solidarietà si rallegra per il successo riscosso, che descrive come uno dei più importanti in ambito di catastrofi naturali che hanno colpito il Paese. Roland Jeanneret, capo della comunicazione della fondazione, non si dichiara sorpreso dal brillante risultato registrato, che rispecchia le sue previsioni.
Ministri presenti
Durante le 18 ore dell’operazione cinquecento volontari si sono alternati ai cento telefoni messi in funzione per rispondere alle chiamate dei donatori e registrare le loro promesse.
Anche due membri del Consiglio federale si sono improvvisati telefonisti volontari: il presidente della Confederazione Samuel Schmid e il ministro dell’economia Joseph Deiss.
Prima della giornata di colletta, la Catena della solidarietà aveva già raccolto 8,8 milioni di franchi, di cui 1,2 milioni nella sola serata di venerdì, durante la trasmissione di beneficenza «Quer» organizzata dalla televisione della Svizzera tedesca.
Due miliardi di danni
La catastrofe naturale ha causato danni ingenti. Alle richieste di risarcimento dei privati – per il momento 805 milioni di franchi – vanno infatti aggiunti i costi di riparazione di strade, ferrovie e altre infrastrutture e le compensazioni per le perdite di guadagno.
Albert Lauper, presidente dell’Associazione svizzera d’assicurazione (ASA), ritiene «molto realistica» la previsione di una somma complessiva di 2 miliardi di franchi.
Tre tipi di interventi
I fondi raccolti dalla Catena della solidarietà dovrebbero essere impiegati per compensare le differenze tra i costi delle intemperie e gli indennizzi versati dalle assicurazioni. In molti casi i risarcimenti assicurativi si situano al di sotto delle spese effettive che le vittime delle inondazioni dovranno sopportare.
La Catena della solidarietà dintingue inoltre tra tre tipi di interventi. Innanzitutto sono previsti aiuti di urgenza, tra cui vestiti e generi alimentari. In seguito si passa ad aiuti definiti transitori, che servirebbero ad esempio a coprire spese di alloggio provvisorio. In terzo luogo vi sarà un aiuto di tipo sussidiario, con il quale vengono compensate delle spese non coperte sufficientemente dalle assicurazioni.
Le richieste di aiuti vanno rivolte direttamente ai rispettivi Comuni di residenza. In seguito verranno prese in esame da Caritas svizzera o dalla Croce rossa.
swissinfo e agenzie
La Catena della solidarietà ha organizzato mercoledì 31 agosto una giornata nazionale di solidarietà per le vittime delle inondazioni in Svizzera.
Nella giornata di mercoledì sono stati raccolti 15,2 milioni di franchi.
In una settimana e mezzo sono stati raccolti 24 milioni di franchi.
Le donazioni possono essere fatte via internet, sul sito della catena della solidarietà, o sul conto postale 10-15000-6.
La Catena della solidarietà è nata nel 1946 su iniziativa di tre collaboratori dell’attuale Radio Svizzera Romanda.
La Catena della solidarietà è un sistema di colletta organizzato dai media svizzeri dell’azienda radiotelevisiva SSR SRG idée suisse.
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