A New York piace la Svizzera
Nella metropoli americana si continua a respirare aria svizzera.
Dopo le manifestazioni dell’anno scorso organizzate nell’ambito di Swisspeaks, in marzo spicca una retrospettiva dedicata all’artista elvetico Dieter Roth, allestita al Museo d’arte moderna, il prestigioso MoMA.
Swisspeaks quindi continua, anche se con un programma e con mezzi più modesti. L’anno scorso, tra marzo e aprile, nella città della mela erano state organizzate circa 100 manifestazioni che spaziavano dall’arte alla musica, dalla moda all’arredamento, dalla cucina all’architettura, senza dimenticare l’economia e la politica.
La Svizzera non è solo cioccolato, orologi e banche, ma anche creatività, arte e scienza
Il progetto Swisspeaks ha gettato i primi semi di una collaborazione che adesso continua con nuove manifestazioni. E’ sicuramente di grande valore la retrospettiva “Roth Time” dedicata all’artista Svizzero Dieter Roth, inaugurata il 12 di marzo al MoMA e al P.S.1.
La mostra è stata organizzata dallo Schaulager di Basilea, in collaborazione con il MoMA e con il museo Ludwig di Colonia (Germania) e ha ottenuto tra l’altro anche il sostengo di Pro Helvetia e della multinazionale Novartis.
Uno tra i più importanti artisti della seconda metà del secolo scorso
Le opere esposte raccontano le varie fasi della vita artistica di Roth, che era nato ad Hannover nel 1930 da madre tedesca e padre svizzero. Si comincia con disegni e grafici realizzati alla fine degli anni ’40 e si continua sino ai grossi progetti degli anni ’80 e ’90. La rassegna di New York presenta anche 18 opere che fanno parte di collezioni pubbliche o private americane.
L’esposizione è allestita in varie sale e comprende disegni, pitture, lavori grafici, libri, sculture, film e lavori video e anche grandi progetti. “Il suo lavoro ha una diversità e una coerenza logica che lo portano ad essere uno tra i più singolari e importanti artisti della seconda metà del secolo scorso” afferma Gary Garrels, che ha curato una parte della mostra di New York.
Roth ha vissuto in molti paesi. Nel 1965 è andato negli Stati Uniti dove è rimasto circa un anno. Dopo aver utilizzato all’inizio degli anni ’60 materiali come carta usata e giornali, in America emerge l’uso di materiali organici, come cioccolata e formaggio. La mostra presenta in particolare una scultura autoritratto di Roth fatta con un miscuglio di cioccolato e semi per uccelli.
A New York, al Centro d’arte contemporanea P.S. 1, sono esposti anche cinque progetti di grosse dimensioni come il Gartenskulptur (Scultura giardino) e il Fussboden (Pavimento).
L’esposizione è accompagnata da un catalogo ricco di illustrazioni e sono previste anche discussioni e letture. Il MoMA presenterà anche il film “Dieter Roth” realizzato nel 2003 da Edith Jud.
Anna Luisa Ferro Mäder, Washington
Sino al 7 di giugno i visitatori potranno ammirare circa 370 opere di Dieter Roth, artista svizzero spentosi nel 1998 all’età di 68 anni
Tra gli altri progetti di Swisspeaks a New York: un incontro con il fondatore del World Economic Forum, Klaus Schwab (25 marzo); il Swiss Food & Wine festival (19 di aprile – 2 di maggio) al quale prenderanno parte anche 12 rinomati ristoranti di Manhattan.
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