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A Parigi, Jean-Luc Godard crea l’evento culturale

In "Histoire(s) du cinéma", Godard sovrappone il testo alle immagini. Collection Musée Gaumont

Da giovedì, il Centro Pompidou di Parigi propone sette inediti del celebre realizzatore elvetico oltre a una retrospettiva di 140 filmati.

Si tratta della prima esposizione in un museo del cineasta Jean-Luc Godard. Un progetto la cui realizzazione ha causato non pochi problemi.

La mostra «Voyage(s) en utopie, JLG, 1946-2006, à la recherche d’un théorème perdu» («Viaggi(o) nell’utopia, alla ricerca di un teorema scomparso») traccia l’evoluzione dell’immagine dall’invenzione del cinema fino ai nostri giorni.

Sguardo critico

Su un’area di 1200 m2, il visitatore può ammirare numerosi modellini, oggetti, fotografie e tele che permettono di meglio discernere la riflessione poetica e filosofica delle immagini dell’illustre realizzatore originario di Rolle, nel canton Vaud.

«I viaggi in questione – sottolineano i responsabili del Centro Pompidou – sono un’utopia irrealizzabile attraverso un film. L’utopia dell’equilibrio tempestoso fra la finzione e il giudizio etico ed estetico».

Jean-Luc Godard ha realizzato sette nuovi film, fra cui «Vrai faux passeport» («Passaporto vero falso»). Nella mostra egli abbina per tema spezzoni di filmati cinematografici e trasmissioni televisive. Il suo sguardo critico è visibile nella scelta stessa dei filmati e nei commenti in sovrimpressione.

Difficoltà organizzative

L’esposizione ha richiesto parecchio tempo ed energia ai suoi organizzatori. Il cineasta è stato più volte sollecitato dai curatori del noto museo parigino prima di accettare l’offerta. Gli ci sono poi voluti tre anni per concretizzarlo.

L’apertura, inizialmente prevista per il 24 aprile, è stata rinviata di due settimane a causa di un dissidio fra Godard e un commissario dell’esposizione. «Il progetto ha causato alcune difficoltà sul piano artistico e finanziario, visto che il budget per esso previsto è stato superato», ha indicato il servizio stampa del Centro Pompidou.

Dal 24 aprile, il Centro Pompidou propone anche una retrospettiva integrale delle opere del cineasta, completata da 75 documenti visivi su o con Godard.

In un catalogo di 350 pagine sono poi pubblicati 350 testi inediti, fra cui alcune lettere e sinossi. Al tutto si aggiunge un DVD nel quale sono raccolti tre film.

swissinfo e agenzie

Esposizione «Voyage(s) en utopie, Jean-Luc Godard, 1946-2006, à la recherche d’un théorème perdu», presso il Centro Pompidou di Parigi fino al 14 agosto.
Orari d’apertura: tutti i giorni dalle 11.00 alle 21.00. Chiuso il martedì.
Parallelamente, il centro parigino propone dal 24 aprile una retrospettiva integrale delle operre del cineasta.
Per l’occasione ha inoltre pubblicato un catalogo di 350 pagine (che include un DVD) disponibile al costo di 49,90 euro.

Jean-Luc Godard è nato a Parigi il 3 dicembre del 1930 da genitori d’origine svizzera.

Da parecchi anni vive a Rolle, nel canton Vaud.

Con il film «Il disprezzo» del 1963 e il filmati seguenti, si afferma come uno dei maggiori esponenti della «Nouvelle Vague».

Cineasta ribelle e sperimentale, in 50 anni di carriera ha firmato oltre 100 film.

Dagli anni 80 il pubblico ha cominciato a distanziarsi dalle sue opere, giudicate da molti troppo complesse.

Eppure il personaggio Godard rimane paradossalmente molto popolare e mediatico.

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