Indetta da diverse organizzazioni culturali, la campagna nazionale “Anno del giardino 2016 – Spazio per incontri” mira a promuovere la conservazione e lo sviluppo di spazi liberi e di giardini, fondamentali per un’urbanizzazione qualitativa. Tra i numerosi eventi in tutta la Svizzera, vi è anche la mostra temporanea “Giardini del mondo”, presentata dal Museum Rietberg di Zurigo.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Dal 13 maggio al 9 ottobre 2016, Il Museo Rietberg di Zurigo invita i visitatori a passeggiare tra i giardini del mondo, dal Giappone all’Inghilterra, dall’antico Egitto ai nostri giorni. Opere d’arte, foto e video mostrano come gli uomini di differenti culture ed epoche sono riusciti a realizzare i giardini che tanto desideravano.
Tra i temi proposti vi è anche la ricerca del paradiso, il giardino dell’Eden. La mostraCollegamento esterno offre inoltre uno sguardo alla storia della cultura europea dei giardini dal Medioevo fino all’epoca del Romanticismo. Un giardino costruito dal museo con verdure e spezie porta il visitatore fino ai nostri giorni.
L’esposizione permette di rivedere opere di grandi artisti di tutto il mondo, tra cui Claude Monet, Max Liebermann e il giapponese Kitagawa Utamaro, come pure di scoprire i lavori di rappresentanti dell’arte contemporanea, tra cui Ai Weiwei e Wolfgang Leib. Uno spazio particolare è dedicato ai giardini raffigurati nella pittura indiana, con oltre una sessantina di immagini che illustrano la molteplicità dei rapporti tra l’uomo e la natura.
Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Un laboratorio per rinverdire la città
Questo contenuto è stato pubblicato al
PLACEHOLDER Questa non è una leggenda metropolitana, anche se avrebbe tutti gli elementi per farlo pensare. Christophe Ponceau e Adrien Rovero sono chinati su una mappa del centro di Losanna. Entrambi stringono in mano una quindicina di semi. Aprono le mani e li lasciano cadere. Laddove arrivano germoglierà un giardino. L’architetto paesaggista parigino e il…
Questo contenuto è stato pubblicato al
La grande diversità della flora alpina è legata alla natura e a un’agricoltura accurata. Per secoli, gli alpigiani e gli animali da loro allevati hanno utilizzato il territorio in modo sostenibile, cosicché il territorio non si inselvatichiva e al contempo offriva uno spazio vitale a numerose specie di piante, farfalle e uccelli. Negli ultimi anni,…
Non è stato possibile registrare l'abbonamento. Si prega di riprovare.
Hai quasi finito… Dobbiamo verificare il tuo indirizzo e-mail. Per completare la sottoscrizione, apri il link indicato nell'e-mail che ti è appena stata inviata.
Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.
Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.