Art Basel tende la mano al settore non-profit
Prima dell’apertura della 46. edizione di Art Basel, il suo direttore Marc Spiegler spiega come la fiera d’arte moderna e contemporanea più grande al mondo sta reagendo di fronte a un mercato dell’arte globalizzato e perché ha lanciato un’iniziativa di crowdfunding per sostenere il settore non-profit del mondo dell’arte.
swissinfo.ch: Lei è direttore di Art Basel da otto anni. Quali sono stati i cambiamenti più importanti nel mondo dell’arte durante questo periodo?
Marc Spiegler: Da quando lavoro per Art Basel, il mondo dell’arte si è globalizzato. Artisti, galleristi e collezionisti viaggiano in tutto il mondo. Interagiscono tra loro e scoprono le varie scene artistiche e storie dell’arte.
swissinfo.ch: Come ha reagito Art Basel di fronte a tale trasformazione?
M. S.: Art Basel si è anch’essa globalizzata con tre edizioni su tre continenti e attraverso tre fusi orari, che coprono l’Europa, le Americhe e la regione Asia e Pacifico. Abbiamo costituito un team di esperti nei mercati chiave del globo. Al contempo abbiamo mantenuto un indirizzo locale.
Nell’edizione di Basilea, più della metà dei nostri espositori viene dall’Europa… A Miami Beach, dove la metà degli espositori proviene dalle Americhe, la città ospitante e il nostro programma conferiscono all’edizione un tocco latino. E a Hong Kong, una galleria su due possiede spazi espositivi in Asia e nella regione del Pacifico.
Riteniamo che il nostro ruolo in un mondo dell’arte globalizzato sia di aiutare la gente a muoversi al suo interno e di costruire ponti tra galleristi e collezionisti, tra Occidente e Oriente, ma pure ponti più piccoli in Asia, dove il mercato dell’arte è appena all’inizio del suo sviluppo.
swissinfo.ch: L’arte viene oggi venduta online e le case d’aste registrano una crescita annuale del 20% delle loro vendite in rete. Un’insidia o un’opportunità?
Art Basel e Kickstarter
Nel settembre 2014, Art Basel ha lanciato un’iniziativa di crowdfundingCollegamento esterno per offrire visibilità e sostenere le organizzazioni di arti visive senza scopi di lucro, che faticano a ottenere finanziamenti pubblici. L’iniziativa si svolge in collaborazione con Kickstarter, una piattaforma di raccolta fondi per progetti creativi. Tra i progetti attuali, selezionati da una giuria indipendente, vi sono ad esempio la pubblicazione di cataloghi e l’organizzazione di esibizioni di arte pubblica in luoghi specifici.
M. S.: Il mondo digitale rappresenta senza dubbio una grossa opportunità per gli artisti e le gallerie che vogliono promuovere i loro lavori e programmi. È inoltre una piattaforma di compravendita. Tuttavia, non disponiamo ancora di un modello che può sfruttare l’intero potenziale. Quando si parla di arte, la relazione personale tra acquirente e venditore rimane essenziale.
swissinfo.ch: Come è nata la vostra iniziativa di finanziamento collettivo (crowdfunding) e cosa significa per Art Basel?
M. S.: L’iniziativa crowdfunding di Art Basel è stata sviluppata nel corso degli ultimi due anni. Vuole essere un modo per sostenere il settore non-profit, il quale rappresenta una parte vitale del mondo dell’arte e del suo futuro, ma che oggi fatica a ottenere finanziamenti.
Il settore non-profit è una componente importante del mondo dell’arte in cui siamo attivi. Dobbiamo quindi sostenerlo per assicurare che gli artisti innovativi ed emergenti possano sopravvivere a lungo termine. L’iniziativa di Art Basel offre a tutto il suo pubblico l’opportunità, unica, di sostenere direttamente dei progetti artistici rilevanti in tutto il mondo.
swissinfo.ch: Internet offre molte possibilità ai collezionisti. Lei ha detto che questo vale anche per gli artisti. In che modo?
M. S.: Internet è lo spazio in cui si scambiano le informazioni sugli artisti. Oggigiorno, il pubblico di un artista non è più solo locale o regionale. Con la rete, diventa immediatamente internazionale.
swissinfo.ch: Art Basel ha introdotto una sezione film già nel 1999. Oggi si parla di media basati sul tempo, o di immagini in movimento, creati con e per Internet. C’è un mercato per questo tipo di produzione?
Art Basel 2015
La 46. edizioneCollegamento esterno si svolge a Basilea dal 18 al 21 giugno 2015. Le opere di arte moderna e contemporanea esposte quest’anno includono dipinti, sculture, disegni, installazioni, fotografie e video. Alla fiera sono presenti circa 300 gallerie da tutto il mondo che presentano i lavori di oltre 4’000 artisti.
M. S.: I lavori di artisti “nativi digitali” sono già ora molto richiesti e l’interesse è grande. Non tutti utilizzano Internet per fare arte, me ne sono influenzati e la rete ispira il loro pensiero e il loro approccio al mondo e all’arte.
Un buon esempio è Ryan McNamara, la cui opera MEEM 4 Miami è stata presentata a Miami lo scorso dicembre. MEEM 4 Miami è una performance o danza che vuole essere un’interpretazione della struttura stratificata di Internet e dell’infinito flusso d’informazioni che giungono sui nostri computer portatili e smartphone.
swissinfo.ch: Sembra molto entusiasta del potenziale offerto dallo sviluppo tecnologico…
M. S.: Penso che oggi faccia parte delle nostre vite, anche se non siamo cresciuti con la tecnologia. Alcuni sono preoccupati e spaventati dallo sviluppo tecnologico. Personalmente lo considero però una grande opportunità per nuovi tipi di scambi.
Traduzione dall’inglese di Luigi Jorio
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