Il Kunstmuseum di Basilea ha inaugurato questo mese un nuovo edificio, che consente di raddoppiare la superficie espositiva. Lo stabile, costato 100 milioni di franchi, accoglierà mostre temporanee. Il museo d’arte della città su Reno non è però il solo in Svizzera a rinnovarsi e ad ampliarsi.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Thomas Kern è nato in Svizzera nel 1965. Dopo una formazione di fotografo a Zurigo, ha iniziato a lavorare come fotoreporter nel 1989. Nel 1990 ha fondato l'agenzia fotografica svizzera Lookat Photos. Thomas Kern ha vinto due volte il World Press Award e ha ottenuto diversi riconoscimenti in Svizzera. Il suo lavoro è stato esposto in varie mostre ed è rappresentato in diverse collezioni.
Il Kunstmuseum conta così, ora, tre siti: lo stabile principale risalente al 1936, pure sottoposto da un anno a lavori di ammodernamento, il museo d’arte contemporanea (Gegenwartskunst) e il nuovo edificio con 19 sale espositive per una superficie totale di 8’000 m2. Il vecchio e il nuovo stabile, ideato dallo studio di architettura basilese Christ & Gantenbein, sono collegati da un ampio sottopassaggio.
Oltre a quello basilese, diversi altri musei svizzeri hanno già ultimato in questi ultimi anni o stanno realizzando dei lavori di ampliamento, affidati spesso a noti architetti, per poter aumentare gli spazi espositivi. Tra questi i musei d’arte di Lugano, Aarau Neuchâtel e Coira.
Con questi progetti ambiziosi i musei svizzeri intendono rispondere al crescente interesse del pubblico per l’arte e l’architettura, nella speranza di aumentare ulteriormente il numero di visitatori.
Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Le zone grige della Collezione d’arte Bührle riaffiorano
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il titolo fa già presagire qualcosa di torbido: “Schwarzbuch Bührle” (Libro nero Bührle). Pubblicato sotto la direzione di Thomas Buomberger, storico e giornalista, e Guido Magnaguagno, storico dell’arte, esso mira a rilanciare il dibattito sulla collezione d’arte del commerciante di armi Emil Bührle (1890-1956), che tra i suoi 190 capolavori, annovera in particolare dipinti di…
Trasparenza del mercato dell’arte: la Svizzera può fare di più
Questo contenuto è stato pubblicato al
«Manipulations, conflits d’intérêt, opacité: ce qui se passe sur le marché de l’art, avec les paiements en liquide, me rappelle le secret bancaire il y a trente ans. Tout le monde sait, mais personne ne veut en tirer les conséquences.» Monika RothCollegamento esterno, avocate et professeure à la Haute école de Lucerne, est catégorique. Aujourd’hui…
Una mostra per seguire le tracce delle opere d’arte
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il Kunstmuseum di Berna vuole mostrare il cammino per quanto riguarda le ricerche sulla provenienze delle opere d’arte. Un passo dettato dalla controversa collezione di Cornelius Gurlitt, lasciata in eredità al Museo. Con la mostra Maestri dell’arte moderna, il Kunstmuseum fa luce sul percorso di alcuni dipinti.
Jeff Koons, tra linguaggio artistico e cultura popolare
Questo contenuto è stato pubblicato al
«Jeff Koons rende accessibile il fascino dell’arte al grande pubblico. È estremamente inventivo in termini di idee ed estremamente rilevante in qualità di artista», spiega Sam Keller, direttore della fondazione Beyeler. Il museo basilese, tra i più visitati in Svizzera, presenta cinquanta opere di Koons. Un bel successo se si pensa che molte di esse…
Non è stato possibile registrare l'abbonamento. Si prega di riprovare.
Hai quasi finito… Dobbiamo verificare il tuo indirizzo e-mail. Per completare la sottoscrizione, apri il link indicato nell'e-mail che ti è appena stata inviata.
Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.
Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.