Casa di Malvaglia

Precedente Seguente

La struttura originaria deve aver avuto un aspetto quanto mai semplice: la costruzione a travi sovrapposte presentava un solo piano e poggiava su pilastri che la sollevavano di un paio di metri da terra. Nel 1564 si procedette all'innalzamento di un piano e si rinforzò anche il basamento con una muratura piena (Ballenberg) Ballenberg

Oltre alle date e ai monogrammi, sopra la porta e le finestre sono ben visibili alcune croci. La frequenza di segni di natura religiosa e la vicinanza della chiesa fanno supporre che questa abitazione fosse adibita a canonica. (swissinfo, Dale Bechtel) dale bechtel

La legna era messa nella stufa dall'esterno (Ballenberg) Ballenberg

La stufa vista dall'interno della casa (Ballenberg) Ballenberg

L'area di soggiorno principale (Ballenberg) Ballenberg

I residenti della casa erano autosufficienti e spesso realizzavano i propri vestiti (Ballenberg) Ballenberg

Il cibo era cucinato sul fuoco, senza il beneficio di un camino per evacuare il fumo dalla casa (Ballenberg) Ballenberg

Particolare dell'angolo cucina (Ballenberg) Ballenberg

Camera da letto (Ballenberg) Ballenberg

I vestiti sporchi venivano lavati a mano su questo pezzo di legno, anche se i pezzi di sapone non erano sempre disponibili nelle famiglie rurali del XIX secolo (Ballenberg) Ballenberg

Le slitte erano utilizzate sia in estate che in inverno per trasportare fieno e altri prodotti giù dagli alpeggi (Ballenberg) Ballenberg

Il tetto tipico in piode (swissinfo, Dale Bechtel) swissinfo.ch

• Fotografia 1
• Fotografia 2
• Fotografia 3
• Fotografia 4
• Fotografia 5
• Fotografia 6
• Fotografia 7
• Fotografia 8
• Fotografia 9
• Fotografia 10
• Fotografia 11
• Fotografia 12

Abitazione della Valle di Blenio del 1515.

La «Casa San Carlo» deve il suo nome a una leggenda, secondo la quale il cardinale Carlo Borromeo, eminente figura della Controriforma, vi avrebbe soggiornato nel 1567.