«Contrabbando culturale» per avvicinare Svizzera e Lombardia
Si è tenuto domenica nella splendida cornice del Museo Cantonale d'Arte di Lugano, il lancio ufficiale del terzo programma di scambio binazionale di Pro Helvetia. «Viavai – Contrabbando culturale Svizzera-Lombardia» propone 19 progetti multidisciplinari che saranno presentati al pubblico in Svizzera e in Lombardia fino in aprile 2015.
La suggestiva corte interna del Museo – attualmente chiuso per l’allestimento di una nuova importante mostra dedicata a Bramantino – faceva fatica a contenere i tanti partecipanti all’inaugurazione ufficiale di questo terzo programma di scambi transfrontalieri promosso da Pro HelvetiaCollegamento esterno in partenariato con i cantoni Ticino e Vallese, la città di Zurigo, la Fondazione Ernst Göhner e con il patrocinio della Regione Lombardia e del comune di Milano.
Dopo gli scambi culturali a cavallo sulle frontiere tra Ginevra e la regione francese Rhône-Alpes e tra Basilea e il Bade-Würtemberg tedesco, «Viavai – Contrabbando culturale Svizzera-LombardiaCollegamento esterno» propone 19 progetti che hanno coinvolto più di 100 istituzioni ed attori culturali svizzeri e lombardi. Da questo mese di settembre e fino ad aprile dell’anno prossimo un centinaio di manifestazioni culturali multidisciplinari si terranno sull’asse Milano-Zurigo passando da Lugano.
Pro Helvetia
Con sede centrale a Zurigo la Fondazione Pro Helvetia è interamente finanziata dalla Confederazione per promuovere la creazione artistica in Svizzera, coltivare gli scambi culturali e diffondere la cultura svizzera all’estero. La Fondazione diretta dal romando Charles Beer, assume autonomamente le sue decisioni in materia di promozione.
Pro Helvetia sostiene progetti in diverso modo, finanziandoli oppure tramite programmi, materiale informativo e promozionale. Il suo preventivo annuale per il 2014 è di 35,4 milioni di franchi di cui il 37% copre attività in Svizzera e il restante all’estero (44% in Europa). Delle circa 3500 richieste annue, 48,5% sono accolte per un importo minimo di un migliaio di franchi (spese di viaggio) ad un massimo di 250’000 franchi (ampio progetto multidisciplinare). Pro Helvetia occupa 68 persone a tempo pieno di cui 25 all’estero. Conta dieci sedi in tutto il mondo.
«Il momento è giusto»
Manuele Bertoli, presidente del Consiglio di Stato ticinese e capo del dipartimento dell’educazione e della cultura, ha spiegato perché questo programma è stato lanciato allorquando «i rapporti tra il Ticino e l’Italia non sono al massimo: ma il momento è giusto», ha detto Bertoli, «poiché precede Expo 2015 di Milano e, attraverso la cultura, l’arte e la bellezza vuole quindi essere un messaggio forte che permetterà di tenere saldi dei legami culturali e linguistici tutto sommato profondi ed importanti tra la Lombardia ed il Ticino. E questo a discapito delle incomprensioni in altri ambiti, incomprensioni che Viavai cercherà di risolvere da ambedue le parti.»
L’allusione ai difficili rapporti per quanto concerne il mercato del lavoro è chiara. Il richiamo ad Expo 2015, la cui partecipazione del Ticino è ostacolata dalla Lega, anche. Il credito di 2,5 milioni di franchi a carico del cantone per la sua presenza allo stand dei cantoni del Gottardo, sarà infatti uno degli oggetti della votazione cantonale del prossimo 28 settembre. Non è però in discussione la partecipazione ticinese in quanto è già stata assicurata da sponsor privati.
In vista di due grandi sfide
Per Cristina Cappellini, assessore alle culture, identità e autonomia della Regione Lombardia, «questa bellissima iniziativa dal titolo molto evocativo ha suscitato il grande interesse della Lombardia che condivide molti interessi con il Ticino: ci permetterà», afferma l’assessore, «di incrementare i nostri rapporti grazie alla cultura e in vista di due grandi sfide, quella rappresentata dall’Esposizione universale di Milano del 2015 che ci farà conoscere agli occhi del mondo intero e quella del progetto ‘Euroregione alpina’, il cui atto di fondazione sarà firmato a Milano il prossimo mese di dicembre. Viavai è quindi il terzo importante tassello» si rallegra Cristina Cappellini.
Le fa eco il «collega», Filippo del Corno, assessore alla cultura del comune di Milano e che porta a Lugano il saluto di Giuliano Pisapia, sindaco della sua città: «Questo progetto rappresenta la matrice culturale comune di due territori, è una sfida da raccontare all’Europa e rende fertile il territorio che condividiamo. È un grande momento di contrabbando culturale tra l’Italia e la Svizzera, tra Milano e Lugano, tra la Lombardia e il Ticino lungo una frontiera da sempre attraversata da grandi idee e grandi persone».
«La difesa della cultura italiana ci sta molto a cuore»
Marco Borradori, sindaco di Lugano, sottolinea dal canto suo come «questa iniziativa di Pro Helvetia sia un segnale forte, una dimostrazione di fiducia sul ruolo che Lugano svolge nell’ambito degli scambi culturali. Quando dappertutto si tagliano i sussidi alla cultura», dice Borradori, «Lugano investe molto in questo settore, basti pensare all’apertura, nel 2015 del centro LAC (Lugano Arte e cultura). L’apertura di spirito di Pro Helvetia è quindi da noi pienamente condivisa», conclude il primo cittadino di Lugano.
Presente all’inaugurazione, Charles Beer, il francofono presidente di Pro Helvetia, è stato caldamente applaudito per il suo sforzo di esprimersi in italiano: «Il progetto Viavai, come i due precedenti realizzati in collaborazione con la Francia e la Germania si inserisce nel vasto contesto culturale di Pro Helvetia di diffondere la cultura svizzera all’estero» esordisce. «La difesa della lingua e della cultura italiana ci sta molto a cuore, non solo per l’importanza che il terzo idioma nazionale deve avere nel nostro paese, ma anche per il ruolo stesso dell’italianità, patrimonio culturale dell’Unesco, nella nostra società» sottolinea Charles Beer che ricorda che gli italofoni in Svizzera sono più di 600’000. «Sono anche felice della decisione presa la settimana scorsa dal canton Uri di introdurre l’insegnamento della lingua italiana, ad opzione, nelle scuole medie.»
Un assaggio di uno dei progetti, «LeggiLo LeggiTi» che promuove la diffusione della lettura ad alta voce in collaborazione con 80 biblioteche è proposto ai presenti in loco: il poeta ticinese Fabio Pusterla, i cui lavori sono tradotti in 15 lingue, ha proposto tre delle sue ultime creazioni mentre da una «bicicletta parlante» (il giro di lettura tra Italia e Svizzera si fa sulle due ruote) esce la calda e soave voce dell’attrice italiana Daniela Poggi intenta a leggere un brano selezionato per il programma. Una dimostrazione molto gradita dai presenti.
In conformità con gli standard di JTI
Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative
Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.
Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.