Dei film svizzeri si offrono una seconda vita su internet
Scaricare dei film o dei documentari svizzeri da internet? È quanto offrono i siti delle televisioni nazionali svizzere.
Da parte sua, la Televisione della Svizzera romanda ha creato una piattaforma sul modello di YouTube. I cineasti in erba e i professionisti possono presentare i loro cortometraggi.
Il solo film che figura in tutte le nuove piattaforme create dalle televisioni nazionali delle tre regioni linguistiche svizzere ha un titolo emblematico: “Il genio elvetico” (“Le génie helvétique”, “Mais im Bundeshuus”).
Per il resto l’offerta diverge, ma il principio è lo stesso: per sei franchi al massimo, gli internauti possono scaricare il film di loro scelta per una durata di 48 ore.
Il sito della Radiotelevisione svizzera di lingua italiana propone ad esempio “Pane e Tulipani” di Silvio Soldini o il documentario “Luigi Einaudi, diario dell’esilio svizzero” di Villi Hermann.
“Henry Dunant – Du rouge sur la croix” è invece uno dei lungometraggi che spiccano sul sito della Televisione della Svizzera romanda (TSR), mentre la Televisione della Svizzera tedesca (SF) mette in primo piano un documentario sul cantante bernese Mani Matter e permette di scaricare il film “Mein Name ist Eugen”, uno dei grandi successi di botteghino di questi ultimi anni.
Sostegno al cinema svizzero
Le circa 30 opere messe a disposizione hanno in comune di essere delle coproduzioni finanziate dal Patto dell’audiovisivo. Il Patto, che riunisce l’ente radiotelevisivo nazionale SRG SSR idée suisse e sei associazioni cinematografiche, ha lo scopo di sostenere il cinema svizzero.
“La TSR diffonde ogni anno circa 1’000 film, il 20% dei quali sono svizzeri. Per alimentare la nostra griglia con dei prodotti ‘nostrani’, abbiamo bisogno di investire”, ha sottolineato il direttore della TSR Gilles Marchand, in occasione della conferenza stampa organizzata durante il Festival del Film di Locarno per festeggiare i dieci anni del Patto dell’audiovisivo.
La parte più elevata del budget culturale della SSR, ossia 19,3 milioni di franchi, è così versata alla produzione cinematografica svizzera.
Video su domanda
Con queste tre piattaforme, la SSR aggiunge una nuova freccia al suo arco multimedia, profilandosi nel settore dei video su domanda.
“Non è però l’idea principale”, spiega Alberto Chollet, responsabile degli affari generali TV presso la SRG SSR idée suisse. “Naturalmente la nostra politica è di essere presenti online, ma in questo caso si tratta soprattutto di offrire una quarta vita alle nostre produzioni e non tanto di creare un servizio di video su domanda”.
I film e i documentari sono in effetti disponibili solo dopo la loro diffusione nelle sale e sul piccolo schermo e la loro commercializzazione in DVD. Tuttavia, se il progetto sarà coronato da successo – una prima valutazione è prevista per l’inizio del 2008 – un maggior numero di film del Patto dell’audiovisivo sarà proposto online.
YouTube alla TSR
Per scoprire i potenziali registi di domani, la TSR ha inoltre lanciato da sola un’altra piattaforma, “moncinema.ch”. Sviluppato sul modello di YouTube, questo sito propone già una cinquantina di cortometraggi.
E ce n’è per tutti i gusti. Dal gore alla commedia, passando per i film d’animazione, i video per ora sono stati essenzialmente girati da studenti di scuole d’arte. “Questi cortometraggi devono manifestare una certa ambizione cinematografica”, precisa Françoise Mayor, uno dei responsabili del progetto.
Le immagini oscene o razziste, quelle che incitano alla violenza o al consumo di droga sono scartate. Un provvedimento che Philippe Clivaz, direttore di un’associazione specializzate nel cortometraggio, giudica molto positiva.
“Viviamo in un mondo di immagini, ma l’educazione alle immagini è insufficiente. Non si può mostrare tutto. Penso che la democratizzazione assoluta dell’immagine non sia in fondo la migliore delle cose”, osserva Clivaz.
Scoprire nuovi talenti
Per incoraggiare la produzione di cortometraggi di qualità sarà pure indetto un concorso, riservato però ai videasti che vivono in Svizzera. Ogni due mesi saranno conferiti dei premi e il laureato principale riceverà un software per il montaggio. Il suo film sarà inoltre diffuso dalla TSR.
“La piattaforma è un mezzo per scoprire nuovi talenti e simili iniziative vanno nella buona direzione – stima Philippe Clivaz. Inoltre, un concorso rappresenta una motivazione supplementare”.
swissinfo, Carole Wälti e agenzie
(traduzione di Daniele Mariani)
Il Patto dell’audiovisivo è stato creato nel 1997 per permettere al cinema svizzero di affermarsi maggiormente.
Oltre alla SRG SSR idée suisse, questa convenzione riunisce sei associazioni attive nel settore cinematografico elvetico.
In occasione del decimo anniversario del Patto, l’ente radiotelevisivo nazionale ha sbloccato 500’000 franchi per promuovere i film svizzeri. Ad approfittare di questa somma saranno dieci lungometraggi e dieci documentari.
Fino ad oggi sono stati investiti più di 175 milioni di franchi in circa 1’000 film, di cui 600 destinati al cinema.
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