Dominic Nahr, conosciuto per i suoi reportage di guerra, è il grande vincitore degli Swiss press photography award di quest'anno. Diamo uno sguardo al suo lavoro e a quello degli altri fotografi e fotografe in competizione.
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Il giornalismo critico non è il prodotto di una società libera, bensì il suo presupposto: è questa è la convinzione che guida Marc Leutenegger, che si interessa soprattutto di politica e di istituzioni sociali. Per 15 anni ha lavorato per un giornale locale a Zurigo e nel novembre 2020 si è trasferito a swissinfo.ch, per assumere le redini della redazione trilingue svizzera.
Thomas Kern è nato in Svizzera nel 1965. Dopo una formazione di fotografo a Zurigo, ha iniziato a lavorare come fotoreporter nel 1989. Nel 1990 ha fondato l'agenzia fotografica svizzera Lookat Photos. Thomas Kern ha vinto due volte il World Press Award e ha ottenuto diversi riconoscimenti in Svizzera. Il suo lavoro è stato esposto in varie mostre ed è rappresentato in diverse collezioni.
Dominic Nahr è nato a Heiden, nel nordest della Svizzera, 40 anni fa. È cresciuto a Hong Kong e ora lavora a Zurigo come fotografo e fotogiornalista.
Nahr ha vinto il premio di miglior fotografo svizzero dell’anno ed ha anche ottenuto il primo posto nelle categorie “Ritratti” ed “Estero” con il suo lavoro per il quotidiano Neue Zürcher Zeitung, “Sfregiata dalla guerra” – una serie di ritratti realizzata in Ucraina – e con le fotografie scattate in Marocco dopo il devastante terremoto del settembre 2023. Nahr ha anche ottenuto il secondo posto nella categoria “estero” con una serie di fotografie scattate in Libia.
Il primo premio nella categoria “Attualità” è andato a Mark Henley, un fotografo di origini britanniche che vive a Ginevra. Henley, che talvolta collabora con SWI swissinfo.ch, ha ottenuto il riconoscimento grazie al suo contribuito all’iconografia del declino della banca Credit Suisse con la sua serie di fotografie in bianco e nero.
Guilliaume Perret ha trionfato nella categoria “Vita quotidiana” con il suo studio intimo di un campeggio alla periferia di Losanna.
Nella categoria “Sport” il vincitore è stato Jonathan Labush, che ha utilizzato la sua lente per raccontare il mondo dell’hobby-horsing, attività che consiste nel simulare competizioni ippiche cavalcando un bastone su cui è montata una testa di cavallo di pezza.
Donne sottorappresentate
È sorprendente che a vincere in tutte le categorie siano stati solo uomini. Le donne che hanno ottenuto le posizioni più alte quest’anno sono state Annike Ramp (terzo posto, categoria “Storie svizzere”) e Karine Bauzin (secondo posto, “Vita quotidiana”).
La cerimonia di premiazione si è tenuta il 26 aprile all’Università di Berna nell’ambito degli Swiss press award, competizione che premia anche altri aspetti del giornalismo, tra cui il testo, il video e l’online.
Il montepremi di 140’000 franchi è sponsorizzato dalla fondazione indipendente Reinhardt von Graffenried. Gli Swiss press photo award sono i riconoscimenti fotografici più rinomati in Svizzera.
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