Il piano ortogonale di La Chaux-de-Fonds fa pensare a una città americana.
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Le tracce dell'industria orologiera sono dappertutto.
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L'Avenue Léopold-Robert a La Chaux-de-Fonds. Nell'Espacité, il grattacielo rotondo, si trova l'amministrazione cittadina.
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La Villa Turca nella Rue du Doubs a La Chaux-de-Fonds, costruita nel 1917 da Le Corbusier.
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La piazza del Municipio (Place Hotel-de-Ville) a La Chaux-de-Fonds.
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L'Avenue Léopold-Robert a La Chaux-de-Fonds.
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Panorama di Le Locle.
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Situata a 1000 metri di altitudine, Le Locle è una città che mostra senza pudori la sua modernità.
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Il ritmo delle facciate nella città vecchia di Le Locle.
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Le finestre, elemento fondamentale di un'architettura che risponde ai bisogni della manifattura orologiera.
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L'architettura contemporanea dell'Hotel des Trois Rois a Le Locle.
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Davanti ai palazzi i giardini. L'urbanismo del XIX e d'inizio XX secolo è stato fortemente influenzato dalla cultura igienistica.
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La Chaux-de-Fonds è una delle poche città svizzere che non ha un corso d'acqua. La fontana è stata inaugurata nel 1887, per festeggiare l'arrivo dell'acqua potabile.
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La Chaux-de-Fonds è conosciuta anche per essere la capitale svizzera dell'Art Nouveau.
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Molti orologiai hanno iniziato la loro carriera a casa, come in questa fattoria del 1684, situata oggi praticamente nel centro di La Chaux-de-Fonds.
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La Casa del popolo, una dimostrazione dell'importanza del movimento operaio nelle montagne neocastellane.
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Il Teatro all'italiana di La Chaux-de-Fonds è uno dei più belli della Svizzera e una testimonianza della ricchezza passata della città.
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Le Locle vista dall'alto.
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Il municipio di Le Locle, un'altra testimonianza del benessere raggiunto grazie all'orologeria.
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Piccoli villaggi all'inizio dell'Ottocento, con poche centinaia di abitanti dediti soprattutto all'allevamento, La Chaux-de-Fonds e Le Locle hanno conosciuto uno sviluppo folgorante durante il XIX secolo grazie all'industria orologiera. Nel 2009 sono state dichiarate patrimonio mondiale dell'Unesco.
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