Sylvia Hostettler: Luxflabilis-Requisit 4, 2006, corpo ibrido di cera e funghi
Gli esseri immaginari dell'artista bernese giocano a nascondino col sottobosco reale.
Patricia Piccinini: Still Life with Stem Cells, 2002 (dettaglio)
Con la sua installazione iperrealista, la Piccinini rispolvera il mito di Frankenstein e si mette dalla parte di chi ha delle riserve etiche nei confronti della ricerca.
Dieter Huber: Klone #74, 1997, stampa cromogenica generata al computer.
Michel Huelin: Incubateur II, 2006, stampa Lambda
Pierre-Philippe Freymond: HeLa, 2005-2006 (dettaglio)
Prima di dedicarsi all'arte, Freymond ha studiato genetica. Nella sua opera sono presentate delle cellule HeLa. Prelevate dal tumore di una paziente morta nel 1951, sono da allora coltivate e utilizzate per la ricerca (sono state ad esempio studiate per sviluppare il vaccino contro la poliomelite).
Olga Kisseleva: A clairvoyant told me I have a problem with my eyes: that I couldn't see reality... (2002, video, fermoimmagine )
Tecnologia genetica e manipolazione nell'arte contemporanea.
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Esseri immaginari caratterizzati da una bizzarra bellezza, cellule sopravvissute alla persona cui appartenevano, una bambina che gioca con dei mostri informi: il Centre Pasquart di Bienne espone i lavori di 19 artisti che si sono confrontati con la tecnologia genetica, a volte in modo critico, altre mettendone in rilievo gli aspetti positivi. La mostra chiude il 22 novembre 2009.
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