Gli svizzeri grandi consumatori di Wikipedia
Nessuno usa l'enciclopedia elettronica gratuita Wikipedia più degli svizzeri, che battono persino gli americani.
Creata nel 2001 da Jimmy Wales e costantemente arricchita dagli utenti di internet, questa enciclopedia è diventata ormai la più vasta tra tutte quelle disponibili nella rete elettronica.
Rispetto al numero di abitanti, la Svizzera è il maggior cliente di Wikipedia. Secondo le statistiche fornite dal servizio stampa dell’enciclopedia online, il nostro paese si piazza persino davanti agli Stati Uniti. Sorprendente?
“Non proprio. Certo ci si poteva aspettare che gli americani fossero in testa, ma, in proporzione alla popolazione, gli svizzeri sono grandi consumatori d’informazione via internet”, afferma Bruno Giussani, scrittore e giornalista.
Autore di “Storia di @” (2003), un’analisi delle ramificazioni culturali di internet, Bruno Giussani ritiene che il successo di Wikipedia sia dovuto al “suo straordinario funzionamento, alla sua grande qualità e all’aureola di neutralità di cui beneficia”.
Due milioni di articoli
Prima di tutto c’è la quantità d’informazioni. Da quando è nata, questa enciclopedia non ha mai smesso di arricchirsi. E’ normale: ad alimentarla sono gli stessi internauti. Ognuno può intervenire e modificare un articolo o crearne uno nuovo.
La più sviluppata è la versione inglese. Contava 20 mila articoli nel 2002. Sono diventati 200 mila nel 2004 e adesso siamo ad oltre 715 mila. Secondo Giussani, è quattro volte più di quanto offrono le enciclopedie tradizionali a pagamento, come la Britannica e la Universalis.
Complessivamente Wikipedia propone oltre 2 milioni di articoli in un centinaio di lingue. Alcune, come il sanscrito, sono morte, altre sono quasi sparite, come il romancio. In italiano ce ne sono oltre 77 mila.
Onnipresente sul web
Oggi è impossibile fare a meno di questa enciclopedia libera elettronica. Se si avvia una ricerca su Google per esempio sulla Convenzione europea dei diritti dell’uomo, su Dark Vader o sui cumulonembi, Wikipedia appare nelle prime 10 posizioni.
Qui si trova un po’ di tutto. Spiegazioni sul sistema politico svizzero o le biografie dei consiglieri federali, ma anche la ricetta del cuscus. Ormai anche swissinfo è entrata in questa enciclopedia…
Comunque i detrattori di Wikipedia ne contestano la qualità. Il funzionamento autogestito e “basato sulla collaborazione” ha sempre suscitato dei dibattiti sull’affidabilità delle informazioni che contiene.
Affidabilità dell’informazione
“Certo, alcuni articoli sono incompleti – rileva Bruno Giussani – ma è un lavoro in continuo sviluppo. E poi, alcuni articoli sono persino migliori di quelli delle enciclopedie tradizionali”.
E’ comunque sorprendente che non ci siano tante manipolazioni o vandalismi in un sito dove chiunque può intervenire per modificarne il contenuto con una facilità sconcertante. Molto raramente è successo che i “wikipediani” siano dovuti intervenire per congelare articoli.
E’ successo durante la campagna elettorale americana del 2004. I testi su George Bush e John Kerry erano stati momentaneamente bloccati.
Controllo tecnico e sociale
Recentemente, la foto di Benedetto XVI era stata sostituita con quella dell’imperatore di Star Wars. Alcuni minuti più tardi, il papa ha ritrovato il suo vero volto.
“Alle spalle di Wikipedia c’è tutto un meccanismo di controllo. Un controllo sociale – la pressione del gruppo – e tecnologico. Ogni articolo creato o modificato è inviato automaticamente all’indirizzo dei “wikipediani” che ne verificano il contenuto” precisa Giussani.
“Questa non è solo la più grande enciclopedia del mondo, è anche un immenso esperimento sociale di autoregolamentazione di gruppo”.
Ridefinizione del giornalismo
Accanto all’enciclopedia su internet, sono nate varie versioni elettroniche, ad esempio per Wap, PDA e recentemente news. Dopo gli articoli dell’enciclopedia, gli utenti si appropriano ormai anche dell’informazione. È la fine del mestiere di giornalista e della nozione di autore?
“No. Ma è chiaro che gli attuali sviluppi nel mondo del web (wiki, blog, ecc.) portano ad una grande interattività degli internauti nella produzione stessa delle informazioni. Questi fenomeni, attualmente molto potenti, porteranno sicuramente a ridefinire i mestieri dei media” aggiunge Giussani.
“L’accento è posto più sui dibattiti che su una fonte priva di una vera interazione. L’editore e il giornalista rispondono, reagiscono e animano il dibattito. Si potrà così parlare di vera interattività”.
swissinfo Alexandra Richard
(Traduzione: Anna Luisa Ferro Mäder)
Wikipedia rappresenta:
quasi due milioni di articoli;
un centinaio di lingue;
un solo dipendente;
migliaia di volontari.
circa un milione di franchi di bilancio, finanziato soprattutto con donazioni.
Wikipedia: enciclopedia libera e gratuita, redatta da collaboratori volontari e alimentata costantemente dagli internauti.
Wiki: dall’hawaiano “Wiki Wiki”, che significa “rapido” o “informale”, per indicare un sito web dinamico che permette a tutti di modificare le pagine a piacimento.
Pedia: dal greco “paideia”, che vuol dire “educazione”.
Wikipediani: così sono chiamate le persone che scrivono e producono gli articoli su Wikipedia.
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