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Hodler non supera se stesso

Particolare del "Thunersee mit Niesen" di Ferdinand Hodler. Christie's

Il dipinto "Thunersee mit Niesen" è stato venduto alla mega-asta di Christie's a New York per 4,92 milioni di franchi, un prezzo leggermente inferiore al primato stabilito finora da un'opera di Ferdinand Hodler.

Era la prima volta che una tela del pittore bernese veniva messa all’asta nella metropoli americana, una consacrazione condivisa con pochi altri artisti svizzeri.

Stimato tra i 5 e gli 8 milioni di franchi, “Thunersee mit Niesen” è rimasto leggermente al di sotto delle aspettative nella vendita organizzata mercoledì a New York dalla grande casa d’asta Christie’s.

Pur raggiungedno un prezzo di vendita di 4,92 milioni di franchi, la tela del 1910 non ha quindi superato il primato detenuto finora da un’opera di Ferdinand Hodler: il dipinto “Am Genfersee” era stato venduto infatti per 4,948 milioni nel maggio 2006 a Zurigo.

“Abbiamo scelto appositamente un dipinto di valore e di dimensioni importanti per cercare di aprire il mercato americano alle opere di Ferdinand Hodler, ancora relativamente poco conosciuto negli Stati uniti”, ha dichiarato a swissinfo Hans-Peter Keller, esperto d’arte svizzera presso la filiale di Christie’s a Zurigo.

Consacrazione per Hodler

Questa vendita a New York rappresenta una sorta di consacrazione postuma per Ferdinand Hodler, a quasi 90 anni dalla sua morte. Finora, pochissime opere d’arte svizzere sono approdate alle grandi aste americane.

Ad attirare l’attenzione dei mediatori americani di Christie’s è stata, non da ultimo, l’ascesa del pittore bernese nella cerchia degli artisti “milionari”, di cui fanno parte soltanto pochissimi rappresentanti dell’arte svizzera, come Paul Klee, Alberto Giacometti, Giovanni Giacometti e Félix Vallotton.

Negli ultimi anni diverse opere di Ferdinand Hodler sono state infatti vendute dalle grandi case d’asta in Svizzera a prezzi di diversi milioni di franchi, a cominciare da “Am Genfersee” e “Eiger, Mönch und Jungfrau” che hanno sfiorato la soglia dei 5 milioni.

A rilanciare le quotazioni internazionali dell’artista bernese è stato inoltre il recente acquisto di una sua tela da parte del Musée d’Orsay. Il prestigioso museo parigino aveva comperato nel 2005 uno dei famosi “Holzfäller” (taglialegna) di Hodler per “soli” 2,5 milioni di franchi.

Mercato in piena espansione

“Abbiamo voluto proporre un dipinto di Hodler negli Stati uniti anche per cercare di risvegliare l’interesse nei confronti dell’arte svizzera, che negli ultimi decenni era rimasta un po’ in ombra”, spiega Hans-Peter Keller, che ha accompagnato di persona il “Thunersee mit Niesen” a New York.

Le vendite all’asta di opere d’arte svizzera, tenute negli ultimi anni a Zurigo o Ginevra, hanno attirato numerosi collezionisti dall’Europa e da Oltreoceano. Ma, ancora oggi, il valore di mercato degli artisti elvetici rimane molto inferiore a quello dei grandi maestri dell’arte moderna: quest’anno, alcune tele di Klimt, Picasso e Pollock hanno superato abbondantemente la soglia dei 100 milioni di dollari.

“Favorito dalla buona evoluzione economica internazionale, il mercato dell’arte sta registrando una crescita impressionante in questi ultimi due anni. Molti collezionisti stanno approfittando dei prezzi particolarmente alti per vendere opere rare che custodivano da molto tempo”, aggiunge Hans-Peter Keller.

In tutta la sua storia, Christie’s non aveva mai raggiunto dei valori così importanti come in questa asta di New York. Il valore di vendita delle opere proposte in una sola serata ha sfiorato mezzo miliardo di franchi.

La montagna preferita

Il Niesen rappresentava uno dei soggetti preferiti da Ferdinand Hodler, che aveva realizzato ben 11 versioni diverse della fotogenica montagna sul Lago di Thun, immortalata poi da generazioni di pittori.

Dipinto nel 1910, “Thunersee mit Niesen” non era più stato presentato al pubblico dal 1911. Il suo primo acquirente, il commerciante ebreo Ernst Flersheim, ucciso nel 1944 in un campo di concentrazione tedesco, era stato costretto a separarsi da tutta la sua ricca collezione poco prima della Seconda guerra mondiale.

Inserito nella lista delle opere d’arte considerate rubate o scomparse durante il periodo nazista in Germania, la tela è riapparsa soltanto negli anni ’80 ed è stata riconsegnata pochi anni fa alla famiglia di Ernst e Gertrud Flersheim.

Gli eredi Flersheim e l’ultimo proprietario del “Thunersee mit Niesen” hanno annunciato che devolveranno il ricavato della vendita a una fondazione di pubblica utilità.

Altre opere di Ferdinand Hodler saranno messe in vendita in alcune importanti aste di arte svizzera a Zurigo: in particolare il 5 dicembre Sotheby’s proporrà “Thunersee mit Stockhornkette” (“Lago di Thun con la catena dello Stockhorn”), valutato tra i 3 e i 4 milioni di franchi. Un altro Hodler, “Il Niesen”, sarà messo all’asta il 19 marzo da Christie’s. Il quadro è stimato tra 800 000 e 1,2 milioni di franchi.

swissinfo, Armando Mombelli

Nato nel 1853 a Berna, Ferdinand Hodler ha iniziato a dipingere presso un atelier di Thun in cui venivano prodotti quadri in serie per turisti britannici.

Hodler ha frequentato in seguito l’Accademia d’arte di Ginevra, città in cui ha trascorso la maggior parte della sua vita.

L’artista bernese si è fatto conoscere soprattutto per le sue tele dedicate a temi storici e mitici, come pure e per i suoi paesaggi.

Tra le sue 700 opere paesaggistiche, le più note rappresentano le montagne dell’Oberland bernese, il Lago di Thun e il Lemano.

Ferdinand Hodler si è spento nel 1918 a Ginevra.

Acquisito pochi giorni fa per 175 milioni di franchi, il dipinto “No. 5, 1948” di Jackson Pollock è diventato l’opera d’arte più costosa a livello mondiale.
Finora il record era detenuto dalla tela “Adele Bloch-Bauer I” di Gustav Klimt, ceduto in giugno per 170 milioni di franchi.
Per quanto riguarda l’arte svizzera, il primato è detenuto finora dalla scultura “Grande Femme” di Alberto Giacometti, comperata nel 2000 a New York per 25 milioni di franchi.

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