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Il grande ritorno di Hollywood al Festival di Locarno

Harrison Ford e Daniel Craig sono due delle stelle attese a Locarno Universal

Un programma di grande qualità senza rinunciare al glamour. Sono infatti molte le stelle del cinema attese a Locarno, tra cui Claudia Cardinale, Harrison Ford, Daniel Craig, Bruno Ganz e l’attore indiano-bollywoodiano Kabir Bedi.

Parla poco, Olivier Père. Dietro l’aria un po’ timida e austera, c’è un uomo che ha le idee molto chiare. Un direttore artistico che per la 64esima edizione del Festival internazionale del film di Locarno – la seconda firmata da lui – ha avuto una mano felice.

La sua selezione è composta da titoli, volti e nomi di grande richiamo, tra nuovi talenti e solide conferme. Il cinema svizzero continua ad essere ben rappresentato e la retrospettiva, quest’anno dedicata a Vincente Minnelli, resta uno dei fiori all’occhiello.

Non solo un americano… a Locarno

Questa edizione segna soprattutto il grande ritorno di Hollywood e del cinema americano con sei film in Piazza Grande, tra cui dei blockbuster estivi come “Cowboys & Aliens”, il film di Jon Favreau interpretato da due pesi massimi di Hollywood: Harrison Ford (indimenticabile Indiana Jones) e Daniel Craig (James Bond 007).

E sarà il film americano di fantascienza “Super 8”  – diretto da  J.J.Abrams e prodotto da Steven Spielberg  – ad inaugurare le notti cinematografiche in Piazza Grande. “Super 8”, sta per concludere la sua corsa sul mercato americano (quasi 120 i milioni di dollari incassati fino ad oggi) e iniziare a sbarcare nei principali paesi del mondo.

In Piazza saranno anche proiettati “Friends with benefits” di Will Gluck, con Justin Timberlake, “Et si on vivait tous ensemble” di Stéphane Robelin con Jane Fonda e “Un americano a Parigi” come omaggio a Vincent Minnelli, il maestro della commedia musicale e del melodramma hollywoodiano al centro di una retrospettiva che presenta 34 opere. Minnelli sarà pure ricordato con la sua attrice e ballerina prediletta Leslie Caron, a Locarno per presentare la sua biografia “Une française à Hollywood”.

Sul grande schermo di Piazza Grande verranno proiettate anche le ultime fatiche di due registi indipendenti per eccellenza, il finlandese Aki Kaurismäki e lo statunitense Kevin Smith.

Porte aperte su Bollywood e l’impegno svizzero

Locarno, dunque, ha voluto fare le cose in grande non solo riannodando con Hollywood, ma puntando i riflettori anche sull’altra grande industria cinematografica mondiale, quella indiana, conosciuta come Bollywood. La sezione Open Doors, sostenuta dalla Direzione per lo sviluppo e la cooperazione (DSC) del Dipartimento federale degli affari esteri, ha scelto di promuovere il cinema indiano con una selezione di 12 progetti.

Una tavola rotonda – a cui prenderà parte anche Sandokan, o meglio l’attore indiano Kabir Bedi fortunato interprete della serie televisiva ispirata al romanzo di avventura di Emilio Salgari – farà il punto sulla cinematografia indiana (saranno proiettati alcuni grandi classici), compreso il cinema indipendente.

Nell’ambito dei 50 anni di vita della DSC, sarà proiettato (domenica 7 agosto) il documentario interattivo “L’aute côté du monde”, una panoramica di testimonianze che raccontano la quotidianità e i retroscena di mezzo secolo di impegno svizzero contro la povertà nel mondo.

Il Concorso internazionale parla francese

Sono anche lo specchio del mondo le venti opere presentate nel Concorso internazionale, tra cui 14 in prima mondiale. “Il concorso, generoso ed esigente al tempo stesso, raccoglie diversi grandi nomi del cinema contemporaneo. Quella di quest’anno – ha sottolineato il direttore artistico Olivier Père – è una buonissima produzione, molto forte, intensa. Sono contento, perché i grandi registi hanno confermato la loro fiducia a Locarno”.

Quest’anno il Concorso internazionale parlerà prevalentemente francese. Oltre a due film svizzeri – “Mangrove” di Frédéric Choffat e Julie Gilbert e “Vol Special” di Fernand Mélgar – propone per la prima volta un film di animazione, il rumeno “Crulic – Drumul Spre Dindcolo”. In lizza anche l’italiano “Sette opere di misericordia” di Massimiliano e Gianluca De Serio e tre pellicole francesi “Dernière séance” di Laurent Achard, “Low Life” di Nicolas Klotz e “Un amour de jeunesse” di Mia Hansen-Love.

Rispetto all’anno scorso, la selezione del concorso Cineasti del presente è più compatta ma riesce sempre a mettere in evidenza i cineasti più originali della scena indipendente internazionale.

Il cinema svizzero, i premi e gli omaggi

A Locarno il cinema svizzero è molto di più di una semplice vetrina. La selezione complessiva del 2011 propone 32 opere. In Piazza Grande va segnalata la coproduzione “Hell” di Tim Fehlbaum, nella sezione Fuori concorso il documentario “1 due 100 officine” del ticinese Danilo Catti e nei Programmi speciali la versione restaurata di uno dei capolavori del regista grigionese Daniel Schmid, “Schatten der Engel”.

Oltre al regista  elvetico Claude Goretta, il festival renderà omaggio (Premio Cinema Ticino) anche al regista, sceneggiatore e produttore Villi Hermann, da anni attivo in Ticino; un Premio alla carriera pure per l’attore svizzero Bruno Ganz.

Tra le stelle del cinema a cui Locarno tributerà un riconoscimento, anche Claudia Cardinale (Pardo alla carriera), Abel Ferrara (Pardo d’onore) e Mike Medavoy (Premio Raimondo Rezzonico), riconoscimento che permetterà al pubblico di rivivere sul grande schermo, “Apocalypse Now Redux” e “Qualcuno volò sul nido del cuculo”. Locarno renderà omaggio anche a Jafar Panahi, il coraggioso regista iraniano condannato a sei anni di reclusione per aver criticato il regime.

Stelle luminose in un cielo sereno

Se indubbiamente le stelle del cinema torneranno a splendere nel cielo di Locarno, sarà sullo sfondo di un cielo sereno. E se lo dice il presidente Marco Solari – uomo senza compromessi quando si tratta di coerenza e rigore – c’è da credergli.

“Dopo anni di difficoltà – ha dichiarato raggiante Solari – quest’anno stiamo bene da tutti i punti di vista,  compreso quello finanziario. Non solo abbiamo incassato la fiducia della politica a livello cantonale e federale, anche l’economia privata ci ha confermato il proprio sostegno. Con queste premesse, possiamo continuare a difendere anche i valori artistici del Festival di Locarno, geloso della propria autonomia”. E fiero di poter essere un porto sicuro per la cinematografia emergente e il cinema d’autore.

Dal 3 al 13 agosto si svolgerà la 64sima edizione del Festival internazionale del film di Locarno. Saranno proiettate complessivamente 270 pellicole, tra cui 40 prime mondiali.

Il Concorso internazionale proporrà opere in provenienza da una decina di paesi; su 20 lungometraggi,  14 in prima mondiale e 3 opere prime. In concorso anche due film svizzeri  – “Mangrove” di Frédéric Choffat e Julie Gilbert, e “Vol Special” di Fernand Mélgar e e una coproduzione Svizzera-Argentina “Abrir puertas y ventanas”.

 

Il Concorso cineasti del presente 14 opere prime o seconde, di cui 9 in prima mondiale. Ci saranno film provenienti da Portogallo, Cina, Argentina, Italia, Francia e Svizzera.

 

Piazza Grande farà da cornice a 20 film, tra cui 6 provenienti dagli Stati Uniti, un corto

svizzero e una coproduzione Germania/Svizzera.  Non mancheranno blockbuster estivi, film d’autore e popolari provenienti da tutto il mondo.

 

Tra i nomi illustri annunciati a Locarno, Claudia Cardinale, Harrison Ford, Ingrid Caven, Kabir Bedi, Guy Bedos, Abel Ferrara, Mike Medavoy, Bruno Ganz, Adoor Gopalakrishnan, Olivia Wilde, Claude Goretta, Hitoshi Matsumoto, Kati Outinen, Nicolas Winding Refn, Daniel Craig, Pierre Richard, Maribel Verdú, Anri Sala e Daniel Brühl.

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