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Il paesaggio svizzero ispira quattro francobolli speciali

Il paesaggio alpino, ovvero lo sfondo ideale per l'incontro tra Victor Frankenstein e la sua creatura

La Posta svizzera ha emanato quattro francobolli legati alla cultura anglosassone: fanno parte della serie dedicata alla Svizzera vista da autori stranieri.

L’artista britannico James Peel considera la Confederazione un luogo d’ispirazione all’origine di capolavori della letteratura romantica inglese; egli ha dunque realizzato quattro immagini che ne celebrano il paesaggio unico.

«Buona parte del mio lavoro è legato all’idea di romanticismo, ai luoghi, alla storia e alla memoria» dice a swissinfo l’artista britannico James Peel, che spiega poi per quale ragione ha scelto di realizzare le immagini per i francobolli ispirandosi a quattro autori del diciannovesimo secolo: Mary Shelley, William Wordsworth, Sir Arthur Conan Doyle e Lord Byron.

«Durante il periodo in cui abitavo in Svizzera, ho letto Frankenstein di Mary Shelley: così, quando mi è stata offerta questa possibilità di lavoro, ho subito pensato all’incredibile paesaggio naturale del Paese e a come esso ha ispirato tutti i poeti romantici», afferma Peel.

L’artista – ora residente a New York ma che nel 2006 era attivo presso la «Laurenz House Foundation» di Basilea – spiega che alla base delle sue fotografie, scattate in bianco e nero «per rendere l’idea della storia», vi sono due concetti principali.

«La prima idea è quella dell’acqua che scorre. La Svizzera è un luogo assai fluido, liquido; vi è sempre l’impressione di un ciclo. Ho voluto seguire questa immagine, attraverso la neve che diventa una cascata, poi un fiume, quindi un lago e infine evapora».

«In secondo luogo», prosegue Peel, «c’è l’idea delle stagioni che cambiano, e il fatto che in Svizzera – nello stesso momento – vi possono essere due o tre stagioni. Ho infatti scattato la foto della cima del Mönch innevata nel mese di giugno!».

Una sfida affascinante

La serie di francobolli speciali «La Svizzera vista dagli artisti stranieri» è stata inaugurata nel 2006 dal disegnatore e scenarista francese Patrice Killoffer. L’anno prossimo, sarà la volta di un artista italiano, mentre nel 2009 toccherà a uno proveniente dalla Germania.

Peel sottolinea che realizzare un’opera di così piccole dimensioni non è affatto semplice, ma costituisce nel contempo una sfida affascinante: «creare un francobollo è quasi la proposta più interessante che un artista può ricevere». Infatti, continua, «vi è uno scopo preciso e l’opera sarà riprodotta in migliaia di esemplari. Nessuno dei miei lavori futuri potrà beneficiare di una simile opportunità!»

«Piramidi e guglie bianche di luce»

Mary Shelley ha scritto il famoso «Frankenstein o il moderno Prometeo» all’età di 19 anni, quando nel 1816 si trovava in Svizzera con un gruppo di poeti.

Per ambientare l’incontro tra Victor Frankenstein e il mostro, l’autrice scelse la cornice delle montagne svizzere che tanto l’avevano impressionata: «possenti Alpi, le cui guglie e piramidi bianche, scintillanti e torreggianti sembravano appartenere a un’altra terra, essere la dimora di un’altra specie di creature».

Dal canto suo, il poeta inglese William Wordsworth cominciò a essere affascinato dalle Alpi quando era ancora studente a Cambridge, leggendo i testi del filosofo ginevrino Jean-Jacques Rousseau. Nel 1820, Wordsworth restò stregato dalla bellezza della cascata di Staubbach a Lauterbrunnen (cantone di Berna), a cui dedicò alcune stanze della sua raccolta di poesie «Ricordi di un viaggio sul continente», pubblicata nel 1822.

Elementare, Watson

Sir Arthur Conan Doyle ha ideato due avventure del suo personaggio Sherlock Homes mentre lui e sua moglie si trovavano in Svizzera, nel 1893. L’autore scozzese, durante un’escursione alla cascata di Reichenbach, capì che quello era il luogo per metterne in scena la scomparsa del celebre investigatore di cui si era ormai stufato.

L’inizio della descrizione delle cascate per bocca del dottor Watson incomincia così: «È veramente un luogo che incute timore. Il torrente gonfio di neve appena sciolta si precipita in un potente abisso, da cui la spuma si leva alta come il fumo di una casa in fiamme. La gola, verso cui il fiume si getta, è un precipizio mostruoso, circondato da pareti di roccia lucida e nera come la pece, che finisce in una conca ribollente di infinita profondità, da cui l’acqua tracima spingendosi di gorgo in gorgo oltre il bordo acuminato del bacino».

«Il prigioniero di Chillon»

Nella suo celebre racconto in versi «Il prigioniero di Chillon» – scritto nel 1816 – Lord Byron rievoca la vicenda del priore di Ginevra François Bonivard, che nel sedicesimo secolo era stato incatenato a una colonna nel carcere del castello di Chillon.

Byron amava veleggiare sul lago e durante una gita fece tappa al maniero. Nel poema Byron s’immedesima nello stato di prostrazione del prigioniero e scrive: «a mille piedi di profondità, lì sul fondale, le masse delle sue acque s’incontrano e scorrono; di tanto furono sprofondate le fondamenta degli immacolati merli di Chillon, che l’onda attorno stringe; e muraglia e onda hanno formato un doppio carcere – quale tomba vivente».

swissinfo, Thomas Stephens
(traduzione e adattamento, Andrea Clementi)

L’utile di 507 milioni di franchi conseguito dalla Posta nel primo semestre del 2007 supera del 17% (72 milioni di franchi) quello dello stesso periodo dell’anno precedente.
Più dei due terzi del risultato d’esercizio proviene dai segmenti «Mail», «Servizi logistici» e «Servizi finanziari».
La Posta conta circa 55’000 collaboratori, distribuisce quotidianamente 15 milioni di lettere e i suoi bus trasportano oltre cento milioni di passeggeri l’anno.

Nato nel 1973, l’artista britannico è l’autore dei quattro francobolli della serie «La Svizzera vista dagli artisti stranieri». Attivo a livello internazionale, Peel ha trovato nella letteratura la sua massima fonte d’ispirazione. La sua opera rivisita storie dimenticate, romanticismo e lingua servendosi di vari strumenti, tra cui la fotografia, il film, la pittura e la musica.

Dopo il diploma al Royal College of Art, nel 1998, ha insegnato in varie università, eseguito diversi lavori su commissione ed ha esposto in musei e gallerie in Inghilterra ed Europa. Attualmente vive a New York.

La Posta Svizzera, azienda di diritto pubblico di proprietà della Confederazione, è il secondo maggiore datore di lavoro del Paese. Con la legge sulle poste del 1998 il Parlamento le ha conferito il mandato di erogare alla popolazione e all’economia i servizi postali e di traffico dei pagamenti. Essa è inoltre tenuta a conseguire risultati finanziari adeguati e incrementare il valore dell’azienda.

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