Il re del pop si è spento a Los Angeles
Michael Jackson, 50 anni, è morto giovedì a Los Angeles per un arresto cardiaco. In oltre tre decenni di carriera ha portato la sua musica in giro per il mondo, Svizzera compresa. Resterà nella storia delle grandi star della musica, a fianco dei Beatles o di Elvis Presley.
Un tour mondiale avrebbe dovuto rilanciarlo nel mondo dello spettacolo. Un sogno coltivato da tempo che si è infranto però giovedì all’ospedale universitario di Los Angeles.
A nulla sono valsi gli interventi dei paramedici, i tentativi di rianimarlo e il ricovero in ospedale: la vita di Michael Jackson è stata stroncata da un arresto cardiaco a un mese dal suo 51esimo compleanno.
Il suo corpo è stato trasportato all’ufficio di patologia legale per un’autopsia e soltanto tra un paio di giorni saranno resi noti i risultati. Stando alle prime indiscrezioni, tuttavia, Jackson stava prendendo dei medicamenti in vista del suo concerto mondiale in programma a luglio. E forse sarebbe proprio questa la causa della sua prematura scomparsa.
Amici e parenti sconvolti
La sua uscita di scena è rimbalzata da un sito gossip americano a Twitter e nel giro di pochi secondi ha fatto il giro del mondo, paralizzando le televisioni americane e i siti internet di informazione.
Immediate le reazioni nel mondo dello spettacolo: “Sono sconvolta”, ha detto l’ex moglie Lisa Marie Presley; “Sono devastata”, ha reagito la sua grande amica Liz Taylor; “La sua musica vivrà per sempre”, ha commentato dal canto suo Madonna.
“La sua morte si può paragonare a quella di Elvis o di Marilyn Monroe”, racconta commosso Thomas Zahner, cofondatore del Swiss Michale Jackson fan club. “Quando era sul palco riusciva a smuovere le masse e a trasmettere gioia al pubblico. Ha stravolto l’industria musicale. È davvero unico. Una leggenda”.
Commozione anche in Svizzera
Per il cantante ticinese Paolo Meneguzzi, 42 anni, la morte di Michael Jackson è “una grande ferita”. “E’ stato un mito della mia adolescenza, per me rimarrà immortale. Michael è stato il più grande talento musicale di tutti i tempi, un cantante e ballerino insostituibile. Con lui si chiude un’èra”.
I suoi fan, molti in lacrime, si sono radunati davanti all’ospedale di Los Angeles di fronte alla modesta casa a Gary (Indiana) dove nacque. In molti sono scesi in piazza a New York, ad Harlem, davanti all’Apollo Theater cantando in coro le canzoni più famose del leggendario artista della mano guantata e del MoonWalking.
Anche in Svizzera, l’annuncio della morte di Michael Jackson ha suscitato grande emozione presso i numerosissimi fan. “Spero che il mondo conserverà il ricordo di un grande artista, che ha fatto molto per la musica e che riusciva a illuminare i volti in tutto il mondo”, ha dichiarato Thomas Zahner, cofondatore della “Swiss Michael Jackson Community”.
Il più grande di tutti i tempi
Cantautore, ballerino, compositore e produttore discografico, Michael Jackson iniziò la sua carriere nel mondo dello spettacolo a soli cinque anni. Autentico bambino prodigio assaporò il gusto del successo con i Jackson Five’s a 11 anni, grazie al brano I want you back.
Nel 1971 divenne solista con il singolo Go to be there, ma continuò per un paio di anni ad esibirsi ancora con i suoi quattro fratelli. A consacrarlo come artista pop di maggior successo fu l’album Thriller del 1982, tuttora il più venduto nella storia della musica e vincitore di ben otto premi Grammy.
Secondo il Guinness World Records, il cantautore ha distribuito oltre 750 milioni di album risultato che lo rende di fatto l’artista solista di maggior successo di sempre.
Da Peter pan a presunto orco
Coperto di gloria a livello artistico, nella vita privata Jackson ha dovuto far fronte a scandali giudiziari, problemi di salute e una vita personale molto sfortunata. Nel 1993 fu accusato di molestie sessuali da uno dei suoi fan e, nel 2003, dopo una seconda denuncia finì nel mirino dei giudici.
L’assoluzione nel 2005 gli permise di evitare il carcere, ma la sua carriera musicale fu gravemente danneggiata, mentre le spese stravaganti gli fecero sfiorare allo stesso tempo la bancarotta.
Nonostante gli enormi guadagni prodotti dalle vendite di centinaia di milioni di dischi, lo stile di vita costoso e a volte bizzarro del cantante lo portarono a spendere molto di più delle sue entrate. Per ottenere prestiti dalle banche, dovette ipotecare il suo bene più prezioso – il catalogo Atv Music comprendente anche molte delle canzoni dei Beatles – che aveva acquistato nel 1985 per 47,5 milioni di dollari e che si era trasformato in una miniera d’oro. Stando ai media americani, lascia dietro di sé debiti per oltre 400 milioni di dollari.
Due parole per un addio, “Vi amo”
La morte di Michael Jackson non è comunque un fulmine a ciel sereno. Nel 2007 gli era stata diagnosticata una grave lesione al fegato, poi la sua salute era peggiorata: si era parlato di problemi alla schiena che lo avrebbero costretto ad assumere dosi massicce di antidolorifici e tranquillanti.
Nel 2008 il cantante era poi stato immortalato mentre veniva trasportato in sedia a rotelle e verso dicembre erano circolate voci su una malattia genetica che lo avrebbe reso cieco da un occhio e quasi impossibilitato a parlare. Speculazioni che si sono susseguite anche negli ultimi mesi: a maggio, il Sun rivelò che Jackson era affetto da un tumore alla pelle.
Stando a quanto riferito dai suoi famigliari, Jackson si stava allenando fisicamente per tornare in scena ed era molto motivato. Le sue ultime parole in pubblico risalgono proprio a marzo quando venne lanciato il nuovo tour mondiale. In quell’occasion Michael si congedò dal pubblico con un semplice “Vi amo”. Poche parole che suonano come un addio e che resteranno per sempre nella memoria dei milioni di fan che oggi lo piangono.
swissinfo.ch e agenzie
In oltre 30 anni di carriera, Jakson si è esibito anche diverse volte nel nostro paese.
Stando al sito “Swiss Michael Jackson Community”, il suo primo concerto in Svizzera risale al 1979 a Ginevra in occasione di una tournée di promozione dell’album Destiny.
Il 16 giugno 1988 raduna oltre 50’000 spettatori allo stadio di Basilea, mentre il 19 agosto si esibisce davanti a 45’000 fan a Losanna.
Nel 1992 torna nella città vodese per il suo album Dangerous, ma dopo il concerto viene trasportato in ambulanza al suo hotel. A causa dei suoi problemi di salute annulla numerosi concerti, tra cui quello di Basilea, previsto l’11 settembre.
Nel gennaio del 2007, Jackson trascorre due settimane al Mountain Studio di Montreux per curare degli arrangiamenti della canzone Blood on the dancefloor.
Il 20 giugno dello stesso anno dà il suo terzo concerto a Losanna, uno show gigantesco seguito da 35’000 persone. Cinque giorni più tardi viene acclamato a Basilea da 55’000 fan.
29 agosto 1958: Jackson nasce a Gary (Indiana, nord degli Stati Uniti).
1962-1964: fondazione del gruppo Jackson Five’s da parte di Joe Jackson, il padre, con i cinque figli: Jackie, Jermaine, Tito, Marlon et Michael.
1969: prima hit a 11 anni con i Jackson Five’s I want you back.
1970: inizio della carriera come solista, parallela a quella dei Jackson Five’s.
1979: uscita dell’album Off The Wall, prodotto da Quincy Jones, 11 milioni di copie vendute.
1982: oltre 41 milioni di copie per l’album Thriller.
2006: il 16 novembre torna per la prima volta sulla scena dopo nove anni, in occasione dei World Music Awards. Lascerà il palco sotto i fischi del pubblico, dopo aver cantato soltanto poco note di We Are The World.
2009: il 5 marzo annuncia una serie di concerti a Londra, confermando il suo ritorno nel mondo dello spettacolo. Si spegne però qualche mese più tardi, il 25 giugno, a Los Angeles.
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