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Immagini choc sui pacchetti di sigarette

Da gennaio, anche i pacchetti di sigarette venduti in Svizzera sfoggeranno immagini del genere

Sul modello di ciò che già praticano altri paesi, delle fotografie, anche scioccanti, dovrebbero completare da gennaio 2008 gli avvertimenti scritti sui pacchetti di sigarette venduti in Svizzera.

Gli ambienti impegnati nella prevenzione chiedono un’attuazione rapida del provvedimento. L’industria del tabacco, rassegnata, tenta di negoziare condizioni e modalità.

Gli ambienti interessati avevano tempo fino a venerdì per esprimersi nell’ambito della procedura di audizione (una consultazione ristretta) sul progetto di ordinanza del Consiglio federale.

“Chiediamo da tempo questa messa in guardia combinata sui prodotti del tabacco”, ha detto Michel Graf, direttore dell’Istituto svizzero di prevenzione dell’alcolismo e altre tossicomanie (Ispa).

Periodo di transizione

I fautori della prevenzione giudicano tuttavia troppo lungo il periodo di transizione di un anno previsto dal governo per le sigarette e di due anni per gli altri prodotti.

La Lega svizzera contro il cancro e l’Associazione svizzera per la prevenzione del tabagismo (AT) chiedono di ridurlo a sei mesi per le sigarette e a 6-12 mesi per il resto.

Tecnicamente è fattibile, dice Graf: “Le banche dati di immagini esistono a livello di Unione europea, non ci sono difficoltà a farne uso”. Un contratto di licenza è già stato concluso con Bruxelles.

Di parere opposto la comunità del commercio svizzero dei tabacchi e Swiss Cigarette, associazione di cui fanno parte British American Tobacco Switzerland, Philip Morris e JT International. Per quest’ultima, un termine di 12 mesi “è semplicemente non applicabile”.

Effetti perversi?

Il disegno di ordinanza presenta inoltre altri problemi di applicazione, dovuti al numero di immagini da utilizzare e alla periodicità delle rotazioni da effettuare. Le imprese vorrebbero peraltro che gli avvertimenti fossero volontari e non obbligatori.

Anche il Segretariato centrale dei direttori cantonali della sanità sostiene il provvedimento, ma si interroga sull’effetto delle foto senza un collegamento diretto con il fumo, come quella di un cadavere all’obitorio. Secondo il Segretariato è inoltre possibile che gli adolescenti siano attirati da simili immagini invece di esserne spaventati.

swissinfo e agenzie

Il Canada utilizza immagini scioccanti sui pacchetti di sigarette sin dal 2001. Questo esempio è stato poi seguito da altri Stati quali Brasile (2002), Singapore (2004), Thailandia e Venezuela (2005), Australia, Cile, Giordania e Uruguay (2006).

Dal gennaio 2007 anche il Belgio, quale primo paese europeo, ha optato per questo complemento nella strategia di prevenzione contro il tabagismo. La Gran Bretagna prevede un’azione simile per l’autunno 2008 mentre in Germania è in corso un dibattito politico sulla questione.

Quale prima camera del parlamento, giovedì il Consiglio nazionale ha approvato una legge per proteggere i fumatori passivi. La nuova norma introduce il divieto di fumare nei luoghi pubblici e nei posti chiusi. Tra questi: edifici amministrativi, ospedali, musei, teatri, cinema, prigioni, scuole, centri commerciali e mezzi pubblici di trasporto.

Il divieto di fumo sarà applicato anche in alberghi, ristoranti e locali notturni.

La soluzione adottata dalla camera bassa del parlamento prevede tuttavia delle eccezioni. Il fumo sarà ad esempio permesso in locali chiusi adeguatamente segnalati come “luoghi per fumatori”.

Per andar incontro al settore della ristorazione, il Consiglio nazionale ha poi parzialmente annacquato il progetto di legge presentato dal governo, che prevedeva la possibilità di fumare soltanto in aree senza servizio di personale.

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