Giugno 1939. Alla vigilia dello scoppio della Seconda guerra mondiale, una vecchia Ford lascia la Svizzera diretta in Afghanistan. A bordo, due donne: la scrittrice Ella Maillard e la giornalista Annemarie Schwarzenbach.
Indebolita dalla morfina, della quale è ormai dipendente, la giornalista e fotografa Annemarie Schwarzenbach si sta curando nella sua casa a Sils, villaggio ai piedi delle Alpi grigionesi. È qui che prende forma il sogno di un viaggio in Oriente, in compagnia dell’amica e scrittrice ginevrina Ella Maillard.
Nell’estate del 1939 le due pioniere svizzere partono per un viaggio memorabile, lasciandosi alle spalle un’Europa in preda al fascismo e al nazismo. Al volante di una Ford, attraversano i Balcani, dirette in Iran e in Afghanistan, per poi scendere fino in India.
La relazione tra le due donne si sgretola però sotto il peso della morfina, dalla quale Schwarzenbach non riesce a staccarsi. Nell’ottobre del 1939, le loro strade si dividono: se Ella resta in India in attesa della fine della guerra, Annemarie parte alla volta dell’Eritrea, allora colonia italiana.
Rientrata in Svizzera nel gennaio del 1940, Annemarie Schwarzenbach muore due anni dopo in seguito a una caduta in bicicletta a Sils. 75 anni dopo la sua scomparsa, l’Archivio svizzero di letteratura pubblica online oltre 3’000 fotografie scattate dalla scrittrice e fotografa durante i suoi numerosi viaggi.
Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Annemarie Schwarzenbach
Questo contenuto è stato pubblicato al
La mostra “Vedere una donna” dedicata ad Annemarie Schwarzenbach (1908-1942) presenta una delle figure più interessanti della scena culturale svizzera d’inizio Novecento. L’esposizione ripercorre la vita e l’opera della scrittrice, giornalista e fotografa attraverso i libri, gli articoli e le fotografie che documentano i suoi numerosi viaggi in Oriente, Africa e America.
Annemarie Schwarzenbach, un’artista dai molti volti
Questo contenuto è stato pubblicato al
Con “Annemarie Schwarzenbach. Vedere una donna”, il museo Strauhof di Zurigo presenta una delle figure più sfuggenti e interessanti della scena culturale svizzera degli anni 30. Basta fermarsi un momento a guardare il grande manifesto che la ritrae, esposto all’esterno del museo per percepirlo: quegli occhi bassi, su un volto serio e misterioso dalla bellezza…
Un ritratto delle donne della famiglia Schwarzenbach
Questo contenuto è stato pubblicato al
Lo storico Alexis Schwarzenbach, pronipote della scrittrice, traccia il ritratto dell’illustre famiglia zurighese in un libro essenzialmente dedicato alle figure femminili. Da bambino, Alexis Schwarzenbach aveva udito delle storie terribili sul conto della bisnonna Renée. Storico di formazione, Alexis ha voluto saperne di più sulla sua famiglia, che all’inizio del XX secolo era tra i…
Non è stato possibile registrare l'abbonamento. Si prega di riprovare.
Hai quasi finito… Dobbiamo verificare il tuo indirizzo e-mail. Per completare la sottoscrizione, apri il link indicato nell'e-mail che ti è appena stata inviata.
Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.
Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.