In piazza per l’italiano
Circa 250 persone hanno manifestato sabato a Neuchâtel contro la soppressione della cattedra di italiano decisa dall'università.
Anche le cattedre di greco e microbiologia rischiano di sparire, per motivi finanziari.
Al corteo, che ha preso avvio davanti al palazzo principale dell’ateneo e ha poi raggiunto il centro storico, hanno partecipato studenti, professori e rappresentanti delle associazioni italofone, tra cui la Pro Ticino, la Pro Grigioni Italiano, i Comites (Comitati degli italiani all’estero) e le Colonie libere italiane, nonché un esponente del consolato d’Italia.
A Neuchâtel sono giunti anche alcuni studenti grigionesi di lingua italiana da Coira e dalla Val Poschiavo. Alcuni studenti ticinesi hanno distribuito volantini nel quale figurava la domanda «Ci vedrete ancora?». Il corteo si è sciolto davanti al castello di Neuchâtel, sede del governo cantonale.
Malgrado la nebbia e il freddo pungente la manifestazione si è svolta nel buonumore e sull’onda di allegre note musicali, con canzoni di Fiorella Mannoia e brani di Vivaldi, Rossini e Verdi.
Soppressione per motivi finanziari
Il consiglio dell’ateneo vuole sopprimere le cattedre d’italiano e di greco essenzialmente per motivi finanziari: il provvedimento figura nel piano d’intenzione quadriennale sottoposto al consiglio di stato neocastellano. I corsi di italiano sono frequentati da 43 studenti.
Durante la protesta, parecchi manifestanti si sono detti scioccati dalla volontà del rettorato di voler tagliare sull’italiano, pur sempre terza lingua nazionale. Inoltre è stata denunciata l’assenza di concertazione prima che venisse resa nota la decisione. Stigmatizzato è stato anche il riorientamento dell’ateneo sui bisogni dell’economia.
Al pari della cattedra di Letteratura italiana, anche quella di greco e microbiologia rischiano di scomparire. Per i grecisti delusi è prevista lunedì sera, sempre nella capitale neocastellana, una serata teatrale, modo scelto da una compagnia locale per far conoscere il proprio malcontento. Gli attori rappresenteranno Antigone di Sofocle.
Tra coloro che hanno annunciato la loro presenza, anche l’ex titolare della cattedra di greco antico Denis Knoepfler, primo professore svizzero ad essere eletto al prestigioso Collège de France. Un’altra manifestazione, che si annuncia più imponente, è in agenda per martedì quando la federazione degli studenti neocastellani scenderà in strada per difendere le tre cattedre minacciate.
swissinfo e agenzie
Il consiglio d’ateneo dell’Università di Neuchâtel spiega la decisione di sopprimere la cattedra d’italiano soprattutto con argomenti finanziari.
L’interesse per l’italiano sarebbe inoltre in calo rispetto allo spagnolo. L’univerrsità avanza infine sono ragioni formali: la Dichiarazione di Bologna prevede che vi siano almeno due professori per cattedra.
La soppressione della cattedra di Neuchâtel, che deve ancora essere approvata dal governo cantonale, si aggiunge a quella della cattedra di italiano del politecnico di Zurigo e al dimezzamento di quella di Basilea.
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