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L’inverno vodese di Freddie Mercury

Richard Gray

Nato a Zanzibar, morto a Londra, il cantante del gruppo dei Queen era un abituale frequentatore di Montreux, dove ha vissuto e lavorato.

E proprio sulle rive del lago Lemano ha scritto le sue ultime parole e cantato la sua ultima canzone.

Nel 1995 appare “Made in Heaven”, l’ultimo album dei Queen. La voce, più intensa che mai, è sempre quella di Freddie Mercury, morto di SIDA il 24 novembre 1991. Gli appassionati vacillano tra felicità – un nuovo disco dei Queen non si disdegna di certo – e scetticismo: si tratta dell’opera dei quattro artisti o di avvoltoi in cerca di facili guadagni?

Senza dubbio degli artisti. Dei musicisti ma anche, e soprattutto, dello stesso Freddie Mercury che aveva registrato gli elementi vocali del disco nel corso del suo ultimo anno di vita, a Montreux.

Ed in effetti i Queen sono intimamente legati alla cittadina sulla riviera lemanica, in particolare ad un luogo divenuto mitico: i Mountain Studios, nel cuore del locale casinò.

“They all came down to Montreux!”

Il 4 dicembre 1971, il casinò della località vodese veniva distrutto da un incendio durante un concerto di Frank Zappa. L’avvenimento ottenne notorietà planetaria grazie alla celebre “Smoke on the Water” dei Deep Purple.

Quattro anni dopo, un giovane ingegnere del suono britannico, David Richards, si stabilisce a Montreux ed assume le redini del fiammante studio di registrazione che viene installato nel nuovo casinò.

I suoi primi clienti non sono nient’altro che i Rolling Stones, impegnati nella realizzazione del loro nuovo album “Black and Blue”. Ed è solo l’inizio di una lunga lista di artisti: tra gli altri, per non citare che i più famosi, seguiranno David Bowie, Yes, Duran Duran, Chris Rea, Sting, Phil Collins, AC/DC, Brian Ferry, Status Quo, Led Zeppelin, Michael Jackson, Miles Davis, Ella Fitzgerald, B.B. King, Marvin Gaye…

E, ovviamente, pure i Queen. Nel 1978 vi registrano l’album “Jazz”, un titolo che fa l’occhiolino al famoso festival di Montreux. Il gruppo britannico è talmente entusiasta del luogo che, due anni dopo, acquista lo studio. Freddie Mercury, inizialmente reticente, si lega alla località lemanica e ne apprezza particolarmente la tranquillità.

Da parte sua, David Richards diventa l’ingegnere del suono ed il produttore dei Queen. A Montreux, si registrano “The Miracle”, “Innuendo” ed il postumo “Made in Heaven”.

“Made in Heaven”

Durante le registrazioni delle piste vocali di “Made in Heaven”, nel corso del 1991, Freddie Mercury è già profondamente colpito dalla malattia.

“Abbiamo avuto bisogno di più tempo del solito per registrare le parti vocali. Freddie necessitava di fare delle pause. Allo stesso tempo voleva però essere più preciso, più esatto, perché sapeva che non avrebbe avuto altre occasioni: i suoi ultimi contributi dovevano essere perfetti”, commenta David Richards in un’intervista pubblicata da Rolling Stone, una rivista tedesca, nel 1995.

Freddie Mercury intende lavorare fino alla fine, fino all’ultimo respiro, pur sapendo che le canzoni alle quali si dedica saranno pubblicate soltanto dopo la sua morte. Facile allora immaginare quale importanza attribuisce ai testi.

Se l’ultima canzone che registra è “Mother Love”, le cui parole sono scritte dal chitarrista Brian May, l’ultimo brano scritto dallo stesso Mercury è “A Winter’s Tale”, una contemplazione nostalgica e rilassata di Montreux.

Il cielo, l’acqua, le montagne, i gabbiani, le grida dei bambini…Un istante sospeso nel tempo che si conclude così: “Am I dreaming? Am I dreaming? Oooh, it’s bliss” (Sto sognando? Sto sognando? È la felicità!).

Gli altri membri del gruppo necessiteranno poi di diversi anni di attesa prima di osare chinarsi sulla rifinitura delle canzoni. Il tutto sfocia nella pubblicazione di “Made in Heaven” nel 1995. In copertina, la “House Lake”, una piccola capanna situata a Clarens, accanto a Montreux, dove il cantante si rifugiava per cercare calma ed ispirazione.

Un anno dopo, nel 1996, sulla Place du marché, di fronte al lago Lemano, viene inaugurata una statua di bronzo dedicata a Mercury. Tra le personalità presenti per l’occasione pure Brian May, Roger Taylor, Monserrat Caballé, Maurice Béjart e Claude Nobs.

Epilogo

Oggi, il “Mountain Studios” si è spento, tramutato in un bar. David Richards è alla ricerca di un nuovo luogo da tramutare in un tempio della musica.

Da parte sua, un’associazione organizza un “Memorial Day” annuale sulle tracce di Freddy Mercury a Montreux.

Sul suo sito internet, un albergo si fa pubblicità recuperando il ricordo del cantante. “Freddie Mercury was seduced by the charm of the Eden Au Lac….”, dice il testo.

Sul lungolago, la statua del cantante, corpo inarcato e pugno alzato, continua ad osservare l’orizzonte, in compagnia dei gabbiani e dei cigni.

“It’s Winter-fall
Red skies are gleaming,
Sea-gulls are flyin’ over
Swans are floatin’ by”.

swissinfo, Bernard Léchot
(traduzione: Marzio Pescia)

I Queen sono stati per un lungo periodo i proprietari dei Mountain Studios situati all’interno del casinò di Montreux. Il gruppo vi ha registrato diversi album.

Qui, Freddie Mercury, già pesantemente colpito dalla malattia, ha registrato i pezzi che compongono il suo testamento musicale: l’album Made in Heaven.

A Montreux,ogni anno, si svolge un Memorial Day in omaggio allo scomparso Freddie Mercury.

Faroukh Bulsara, che diverrà famoso con il nome di Freddie Mercury, è nato nel 1946 a Zanzibar.

Il gruppo dei Queen comprendeva pure Brian May (chitarra), John Deacon (basso) e Roger Taylor (batteria).

Il primo album dei Queen appare nel 1973.

Al loro attivo numerosi successi planetari, tra i quali “We are the champions”, “We will rock you”, “A kind of magic”, “The show must go on”.

“Live at the Bowl”, registrato nel 1982, è stato pubblicato alla fine del 2004.

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